Elenco blog personale

lunedì 23 luglio 2012

Io Ti Salverò


http://imageceu1.247realmedia.com/0/default/empty.gif


 Io Ti Salverò


Io Ti Salverò (Thriller - 1945) di Alfred Hitchcock, con Ingrid Bergman, Gregory Peck, Michael Chekhov, Leo G. Carroll.
Un uomo con problemi psichici, John Ballantine, è convinto di essere il responsabile della morte del dottor Edwards. Quando questi viene chiamato a 


Io ti salverò - Locandina
  


dirigere un manicomio in sostituzione di un suo collega, Murchison, John assume l’identità del medico defunto e si presenta all’istituto al suo posto. Egli, però, è ossessionato dalla visione del bianco e delle linee parallele, che risvegliano in lui un trauma del suo passato. A causa di ciò, ben presto l’uomo comincia a dare evidenti segni di instabilità mentale che finiscono per rivelare la sua vera identità. La dottoressa Constance Petersen, che nel frattempo si è innamorata di lui, è convinta della sua innocenza, perciò quando la polizia cerca John per arrestarlo, lei lo persuade a scappare rifugiandosi nella casa di un suo vecchio professore, Brulov, il quale riuscirà, seppur a fatica, ad aiutare John a far luce sull’episodio che lo tormenta. Lo spunto – un uomo 


Io ti salverò - scene
  


ingiustamente accusato di omicidio deve dimostrare la propria innocenza – è lo stesso di tanti altri film del regista inglese: solo che in questo caso il tutto viene raccontato attraverso la lente della psicoanalisi. Peccato però che sia proprio questo il punto debole del film, forse anche a causa del fatto che Hitchcock non ha potuto osare quanto invece avrebbe voluto, cosa che ha finito col nuocere non poco sul risultato finale. La sceneggiatura (firmata da Ben Hecht e Angus Mac Phail) si destreggia con difficoltà nei meandri della psiche del protagonista, John Ballantine, al punto che lo scavo psicologico operato sullo stesso risulta un po’ superficiale. Inoltre, c’è da dire che, sebbene la suspense non manchi, il ritmo appare eccessivamente lento. Oltre a ciò, convince poco la storia d’amore tra la Bergman e Peck, neanche lontanamente paragonabile 


Io ti salverò - Leo G. Carrol e Ingrid Bergman
  


a quella (struggente) che vedeva protagonisti la Bergman e Cary Grant nel ben più riuscito “Notorius”.
Difetti a parte, trattandosi di Hitchcock non mancano, ovviamente, alcuni (isolati) pezzi di bravura che contribuiscono a rendere interessante il film: tra le cose da ricordare ci sono un paio di belle soggettive (Peck che beve il latte mischiato, a sua insaputa, col sonnifero; l’assassino che punta la pistola contro la Bergman, con il momento dello sparo filmato a colori), qualche piccolo saggio di suspense (come nella scena del biglietto infilato sotto la porta dello studio della dottoressa Constance, con i poliziotti che ci camminano sopra senza nemmeno accorgersene), nonché gustose caratterizzazioni di personaggi marginali (per esempio, lo sconosciuto che importuna la Bergman nella hall di un albergo).
“Io ti salverò”, benché sia un’opera minore nella filmografia del grande Hitch, è passato comunque alla storia del cinema soprattutto per una scena: quella onirica che vede il dottor Edwards muoversi smarrito tra personaggi enigmatici e scenografie sinistre che creano un’atmosfera allucinante che inquieta 


Io ti salverò - Gregory Peck e Ingrid Bergman
  


profondamente. Una sequenza notevole, senza dubbio il momento più memorabile della pellicola, grazie anche – come appena detto – alle splendide scenografie, frutto del genio visionario di Salvador Dalì.
Secondo alcuni, tuttavia, tale scena non sarebbe stata girata da Hitchcock, ma da William Cameron Menzies, scenografo di pellicole del calibro di “Via col vento”, ma anche regista di un piccolo cult del cinema di fantascienza, “Gli invasori spaziali”. Quanto ai due interpreti principali, se Ingrid Bergman, nei panni della dottoressa Constance Petersen, donna che per amore è disposta a fare qualunque cosa pur di salvare il suo uomo, risulta convincente, non altrettanto si può dire di Gregory Peck, che, nel ruolo di un uomo afflitto da turbe mentali, appare decisamente troppo legnoso (come faceva saggiamente notare Truffaut nel suo illuminate libro-intervista 


Io ti salverò - Ingrid Bergman
  


ad Alfred Hitchcock), tanto da risultare inadatto al personaggio (al suo posto, sarebbe stato molto meglio Cary Grant, o anche James Stewart). La cosa migliore di “Io ti salverò”, forse, è la splendida colonna sonora di Miklos Rozsa, meritatamente premiata con l’Oscar.
Hitchock disse, parlando di questo film: "Volevo solo girare il primo film di psicanalisi". E lo disse nel 1945, quando questa scienza non era ancora molto diffusa. Ecco già un cenno all'estrema modernità di questo grandissimo regista. Se oggi, nel 2012 si assiste alla proiezione di "Io ti salverò" (Spellbound), si trascorrono due ore in cui si è talmente avvinti dalla trama e dalle sue implicazioni psicologiche da esserne quasi ipnotizzati. Quanto è vero, della psicanalisi, in questo film? Senza dubbio molto. Serve senz'altro come primo approccio a questa scienza, che ha completamente rivoluzionato la cura delle malattie mentali. Qui abbiamo un caso di amnesia riconducibile ad un trauma infantile (secondo Freud, l'infanzia è la chiave della nostra vita), l'interpretazione dei sogni (inventata da Freud), e casi di odio/amore verso gli psicanalisti. Ma il cinema è il cinema, ed allora il rapporto del 


Io ti salverò - Gregory Peck 
  


transfert è stato completamente falsato. Secondo la psicanalisi, infatti, bisogna amare il terapeuta, ma, assolutamente, non mettere in pratica questo innamoramento, pena l'inefficacia ed addirittura il fallimento della cura. Qui abbiamo invece il caso di un grande amore, anzi, dell' "amour fou" tra il terapeuta ed il paziente. Tuttavia, questo film lascia sensazioni straordinarie e, come ho già detto, offre un'idea di base di questa scienza, che altro non è che un viaggio all'interno di se stessi. Come poteva Hitch rimanere insensibile ad un argomento così ghiotto da trattare? Viaggiando dentro noi stessi scopriamo continuamente delle cose e, se a questo uniamo una trama poliziesca, il gioco è fatto. Abbiamo dunque due film di suspence in uno. Da una parte, la scoperta di se stessi - e quindi rivelazioni improvvise e scioccanti. Dall'altra, un intreccio 


Io ti salverò - Gregory Peck e Ingrid Bergman  2
  


magistrale che amalgama il tutto. Se a tutto ciò uniamo la bellezza e la bravura di Ingrid Bergman e di Gregory Peck - che vivono un'intensa storia d'amore - abbiamo il terzo film. Penso che questo film piaccia molto più oggi che quando è stato diretto, ossia nel lontano 1945. Perchè? Perchè è un film estremamente moderno, le cui tematiche sono ora abbastanza conosciute. Un Hitch rivoluzionario, quindi. E, come sempre, che sa colpire nel modo giusto. Nella mente e nel cuore.



12 commenti:

  1. Ma sei un folle hanno dato Io ti salverò oggi alle 15 e alle 22 sei già li che lo posti. Una roba da non credere. Ma vivi col pc a letto? O a mare? Che foto giganti a me non vanno nello schermo mi sa che devi ridurle. Belle però. Tutto ok. Mi piaci.Giuliana58

    RispondiElimina
  2. Sono sull adriatico e il tempo è out così sfogliavo il tuo blog. Hai da poco postato Via col vento. Magistrale, anche se datato è uno dei più grandi film di tutti i tempi. Ora le foto vanno nel classico monitor del pc, ma te lo ha fatto notare qualcuno mi pare? Prima le foto erano belle ma non entravano nello schermo. Forse tu usi un 22 o 25 pollici. Sei un sogno come sempre. A settembre. Un abbraccio.Lorenza62

    RispondiElimina
  3. Love is always an issue at the center of man and therefore also the object of interest in psychology.
    But what is love? You may sometimes be confused about it and ask, for example, if you feel love or just attraction, if we truly love our partners or "it's just a habit", or it can happen to feel subjugated in a report that more than love has become an obsession and suffering, or in still other cases, the relationship is a battlefield and the anger seems to be the strongest bond.
    To understand what love is first of all it is important to distinguish it from falling. Do you agree on this? Because I see the love in your container is very vague. Write me, I follow the American Psychological School. Are you interesting and intriguing at the same time. Beautiful pictures. Your girls are the ones you see in the profile? Are you nice let me know. Tiffany67

    RispondiElimina
  4. Gabry parto mercoledì 1 agosto e torno intorno al 20. Mi raccomando sempre barra a dritta. Non so se prendo internet sul mio samsung in riviera, altrimenti mi aggiorno al rientro. In questa settimana ti faccio sapere. Ciao Davide68

    RispondiElimina
  5. 1) Love is always an issue at the center of man and therefore also the object of interest in psychology.
    But what is love? You may sometimes be confused about it and ask, for example, if you feel love or just attraction, if we truly love our partners or "it's just a habit", or it can happen to feel subjugated in a report that more than love has become an obsession and suffering, or in still other cases, the relationship is a battlefield and the anger seems to be the strongest bond.
    To understand what love is first of all it is important to distinguish it from falling. Do you agree on this? Because I see the love in your container is very vague. Write me, I follow the American Psychological School. Are you interesting and intriguing at the same time. Beautiful pictures. Your girls are the ones you see in the profile? Are you nice let me know. Tiffany67
    2) Sorry I have not added to the translation. Of course you know how to do it but I do not know you well and still do not want you to think ill of me. Tiffany67

    1) L’amore è una tematica da sempre al centro dell’attenzione dell’uomo e quindi anche oggetto di interesse della psicologia.
    Ma cos’è l’amore? A volte capita di essere confusi al riguardo e chiederci, ad esempio, se proviamo amore o solo attrazione, se siamo veramente innamorati del nostro partner o “è solo un’abitudine”, oppure può capitare di sentirci soggiogati in un rapporto che più che amore è diventato ossessione e sofferenza, o in altri casi ancora, la relazione è un campo di battaglia e la rabbia sembra costituire il legame più forte.
    Per comprendere cos’è l’amore prima di tutto è importante distinguerlo dall’innamoramento. Sei d’accordo su questo? Perché vedo che nel tuo contenitore l’amore è molto vago. Scrivimi, io seguo la scuola psicologica americana. Sei interessante ed intrigante allo stesso tempo. Belle le foto. Sono le tue ragazze quelle che si vedono nel profilo? Sei simpatico fammi sapere. Tiffany67


    2) Scusa non ho inserito la traduzione. Certo tu sai come si fa ma io non ti conosco ancora bene e non voglio che pensi male di me. Tiffany67

    RispondiElimina
  6. Ho pubblicato il blog cinematografo e ho postato Guerre stellari. Ciao. Renato

    RispondiElimina
  7. Già! A chi. E’ vero. Chissà a chi hai dedicato questa poesia. Lo so non sono fatti miei, ma siamo su un blog, ti ho visto nascere, ne parlo con le amiche ecc. Ora vorrei comunicarlo, ma mi sono bloccata interdetta sul significato “a chi” chissà che cosa vuoi dire e a chi lo vuoi dire. Ok a noi poveri mortali organizzare la giornata e tirare avanti. Grazie per farmi sognare, un bacio. Emma61

    RispondiElimina
  8. Chi è la donna del mistero, e “a chi” concederà le sue grazie? Chi è l uomo del mistero, e “a chi” concederà le sue grazie? Tutto questo non lo dici. “A chi” è una poesia affascinante. Niente di autobiografico? Ti Saluto. Francesca64

    RispondiElimina
  9. Fantastica la foto dei gatti abbracciati che hai postato in “Imprinting o innamoramento?” Ma dove le prendi? Sei un gran casino, interessante la teoria imprinting animale e innamoramento umano. Per un estate ricca di meningi. Ti seguo. Luisa57

    RispondiElimina
  10. Interessanti le teorie tra l’imprinting e l’innamoramento, postati mercoledì 25 luglio 2012, non hai autori o altro? Se non adesso fa qualcosa per il rientro. Tra poco siamo in ferie. Ciao. Ti seguo. Silvia60

    RispondiElimina
  11. hai già postato "Imprinting o innamoramento 2" sei più veloce della luce. Grazie, lo devo leggere adesso anche se casco dal sonno. Giornata disturbata, cielo grigio, ultimi giorni di lavoro. Grazie. Silvia60

    RispondiElimina
  12. Gabry hai superato gli 80 post e le 2800 visite prima che io vada in ferie. Calmati, se voglio darti una mano non posso fare più nulla. Ciao bello. Scusa gli scherzi. Ok vai forte! Un abbraccio. Davide68

    RispondiElimina