Ambrogio Antonio Alciati
Omaggio
ad Ambrogio Antonio Alciati, suo Il Convegno, la tela che apre il Blog!
Nato a Vercelli
nel 1878, si trasferisce con la madre e la sorella nel 1879 a Milano per
frequentare l’Accademia di
Brera, dove riceve gli insegnamenti di Vespasiano Bignami, Giuseppe
Mentessi e Cesare Tallone. Quest’ultimo lo aiuta a perfezionarsi nel ritratto,
introducendolo fra la ricca borghesia milanese. Tra il 1902 e il 1910
Antonio Alciati - 1928 |
esegue
una serie di quadri
d’ispirazione romantica e familiare, ma si dedica anche alla decorazione
di chiese e ville lombarde, mentre nel secondo decennio del secolo il suo
stile si evolve abbandonando le tonalità sfumate e la gamma spenta che rasenta
il monocromo, per acquistare gradatamente un maggior vigore costruttivo e un vivace cromatismo.
Se durante la Prima Guerra Mondiale la sua attività si fa saltuaria, nel 1920 viene nominato insegnante straordinario di pittura
Se durante la Prima Guerra Mondiale la sua attività si fa saltuaria, nel 1920 viene nominato insegnante straordinario di pittura
Antonio Alciati - Il bacio |
e di disegno del nudo
all’Accademia di Brera, ottenendo la cattedra già occupata da Tallone. E’ ormai
un ritrattista affermato, la cui opera è ricercata soprattutto dall’alta
borghesia lombarda.
Nel 1922 tiene a Vercelli una “personale” nell’ambito dell’Esposizione Artisti Vercellesi, dopo la quale non espone più.
Muore a Milano, dopo una breve malattia, nel 1929.
Nel 1922 tiene a Vercelli una “personale” nell’ambito dell’Esposizione Artisti Vercellesi, dopo la quale non espone più.
Muore a Milano, dopo una breve malattia, nel 1929.
Alciati è pittore d'istinto più che di teoria. Nel preferire la luce d'interni
al plein air e nel cogliere la psicologia
dei committenti e
Ambrogio Antonio Alciati, La modella con la mela, 1928 |
del loro universo (voleur d'âme direbbero i francesi) entra
di diritto nella ritrattistica
"mondana' europea fra Otto e Novecento, che in Italia si vorrebbe limitare a De Nittis e Boldini, mentre in
effetti coinvolge tutta una corrente di autori raffinati, dal linguaggio
modernissimo nello sguardo sul dato visivo, se pur "accademici' nel
tradurlo, sì da meritare quella sorta di ostracismo critico verso quanto non
tocchi le avanguardie storiche.
Ambrogio Antonio Alciati, Nudo femminile, 1916 |
Dopo i primi
studi all'Istituto di Belle Arti di Vercelli, nel
1887 si trasferisce a Milano dove frequenta l'Accademia di Belle Arti di Brera
sotto Vespasiano Bignami e Cesare
Tallone, succedendogli nel 1920 alla cattedra di figura.
Si affermò,
soprattutto come ritrattista, rivelando influenze di Tranquillo Cremona per l'impasto dei colori e di
Giovanni
Boldini per la frivolezza e la vaporosità di alcune figure femminili (Galleria d'Arte Moderna di Milano
e di Roma).
Fu anche autore
di affreschi nella villa Pirotta di Brunate (Como) e in alcune chiese lombarde.
Ambrogio Antonio Alciati, Il convegno, 1918 - olio su tavola, cm 64 x 57 |
Ambrogio Antonio
Alciati, Il convegno, 1918 - olio su tavola, cm 64 x 57
I baci desiderati e appassionati
incontrano le tinte e le atmosfere del dirompente “Il convegno” di Ambrogio Antonio Alciati (1878-1929). Un bacio voluttuoso anche se i
corpi dei due amanti non possono stringersi perché separati da un’inferriata.
Il quadro dipinto nel 1918
solitamente esposto al Museo del Paesaggio di Verbania è stato esposto nel 2009 a Pavia nella mostra «Il bacio tra Romanticismo e Novecento» presso
le Scuderie del Castello Visconteo insieme ad altrettante famose opere dove
svettava quella celeberrima di Francesco Hayez.
Ambrogio Antonio Alciati - Nudo femminile |
Questo dipinto appartiene al genere
della Scapigliatura,
e certamente ha subito l’influenza di Tranquillo Cremona, non solo nello stile
pittorico, ma anche nel soggetto rappresentato: i due amanti si avvinghiano
appassionatamente come l’edera all’inferriata, che la donna, con il braccio proteso verso l’alto, sembra
voler superare. Le pennellate sono vibranti e vaporose, intorno a
loro domina il verde del giardino.
Ambrogio Antonio Alciati, Ritratto di signora (Dama in nero) (1917) |
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