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domenica 18 novembre 2012

Belle e spregiudicate







 Belle e spregiudicate

Giovani. Belle. Spregiudicate. La preda è il maschio. Libero o impegnato, non importa. Loro giocano sempre all’attacco. Le armi? Sesso e ironia. Identikit di una razza guerriera


Tacco a stiletto o mise da squaw navajo. Occhi da gatta e grinta da cyber. Muscoli tonici e riflessi scattanti: sono le nuove predatrici. Già individuate dalle statistiche: tre milioni di single italiane, tra i 26 e i 35 anni, a piede libero. Irrobustite dalla legge economica di affilare le armi quando l’offerta supera la domanda, le donne, che oggi sanno di essere la maggioranza, hanno dato il via a una spietata caccia al maschio. Meglio se libero. Ma pronte a planare anche sull’uomo impegnato. "Essere preda o cacciatrice dipende da quanto mi interessa la persona in questione. Se mi è solo simpatica mi diverto a farmi conquistare. Se ho perso la testa, gli dò la caccia", scherza la showgirl Alena Seredova, icona di una 


 Loretta  Young - anni '40
  


serie di seduttrici full-time: da Samantha de Grenet ad Alessia Merz, da Adriana Volpe a Manuela Arcuri. Testimonial solo più appariscenti di un trend che coinvolge un’intera generazione.
Come modello, si ispirano alle bellezze più esuberanti e aggressive di oggi: Martina Stella, Michelle Hunziker, Lucrezia Lante Della Rovere, Luisa Corna. Non è tempo di understatement. "Il fatto è che le donne sono consapevoli che se restano in attesa rischiano che questa duri tutta la vita", spiega la sessuologa Chiara Simonelli: "E allora prendono l’iniziativa. Anche perché i maschi oggi sono spesso timidi. Queste ragazze sono figlie del femminismo, che hanno reinterpretato. Prima c’era tutto da conquistare, oggi, utilizzando anche quelle armi che una femminista avrebbe aborrito, hanno dato vita a un modello di donna nuova. Che ha in sé molte contraddizioni, ma è la premessa di una futura evoluzione. Sperando che evolvano anche i maschi".


 Audrey Hepburn - anni '50


 


Nel frattempo, le globetrotter della conquista giocano pesante. Bikini minimi, perizoma a vista, sprintose come le loro Smart, le predatrici cacciano in città e nei luoghi di vacanza. L’uomo? Non deve chiedere mai. Da vere Stakanov della mondanità non perdono un vernissage o l’inaugurazione di una discoteca. E da fondiste della conquista studiano le loro bibbie: tutta la "chick lit", la letteratura per single d’assalto, che le aggiorna sugli slogan motivazionali: "Se volete togliervi un uomo dalla mente, andate a letto con un altro".

"Ho tanti amici che mi raccontano cose turche sull’atteggiamento di molte donne che senza tanti scrupoli danno la caccia a uomini impegnati. Anche se vengono respinte, ci riprovano senza imbarazzo. Eppure sono spesso belle donne", conferma la conduttrice televisiva Emanuela Folliero.

Kelly Lebrock - The woman in red - anni '80


 


"Le erotomani", come le ha battezzate la rivista tedesca "Ärzte Zeitung", seminano panico dappertutto. A Tokyo diventano le temute "parasaito shinguru", le single-parassite giapponesi, fashion-victim e pronte a cambiare maschio appena volti l’occhio. A Teheran sono le ragazze della borghesia, che dai quartieri alti danno la caccia agli uomini d’affari, forti di abiti alla moda e gadget occidentali. A Parigi attaccano bottone dagli sgabelli dell’Espace Bon, il locale ideato da Philippe Starck. A Londra vanno a caccia di intellettuali alla Caffetteria dell’Istituto italiano di cultura. A Lubiana sanno che i nuovi ricchi transitano dal Prima Donna. A Saint-Tropez le trovi allo stabilimento Le Voile Rouge. A Milano tra i chiringuitos del Samoa Beach Club all’Idroscalo o all’intramontabile Hollywood. 


Cher - Stregata dalla luna - anni '80
  


A Roma si dividono tra il Duke’s di viale Parioli e il bancone del Bloom. Civettano a Forte dei Marmi, al Twiga di Briatore o ai Giardini del Baraccano a Bologna.
Ovunque con un solo diktat: interrompere la zerogamia prima che sia troppo tardi. Infrangere cuori e portarsi a casa Mr. Right. Tanto più che d’oltreoceano arrivano segni di cedimento, con le statistiche sulle neo-mamme statunitensi, che rinunciano alla carriera per un bebé, in netto incremento: l’86 per cento, secondo "Usa Today".

"A Ibiza le chiamano spider-girl", racconta Davide Nicolò, trendsetter e consulente artistico del Pineta di Milano Marittima, la discoteca dove il safari comincia già nella fila all’ingresso: "Bellissime, sfrecciano sull’isola a bordo delle loro spider e conoscono tutti i posti giusti. Gli italiani le incontrano a El Divino o a El Chupito. Adorano passare le serate nei ristoranti esclusivi, dove è più facile incontrare il tipo giusto".


Anna Galiena - anni '90


 


Se non ci riescono, continuano a viaggiare da sole, aggiornate da siti Internet (come www.journeywoman.com o www.permesola.com). Femministe sex-positive, per le quali l’eros non è né fondamentale né un problema.
"Molti uomini mi dicono che le donne che nella vita quotidiana si danno un gran da fare, e sembrano capaci di chissà cosa a letto, alla fine risultano un po’ fredde, forse perché esauriscono tutte le loro energie nelle varie strategie e nell’uso di tecniche aggressive", spiega Chiara Simonelli. "La cacciatrice non vuole necessariamente portarti a letto. L’obiettivo è dimostrarti il suo potere. Ma con armi diverse dalla sessualità, che implica già un mettersi in gioco", conferma Massimo Fregnani, produttore di spettacoli, una vita tra le discoteche riminesi: "È una libera e indipendente, che magari ti si presenta alla Scala, anche se sa che sei lì con tua moglie. Curatissima, unghie perfette, spesso capelli corti perché più pratici. Sempre immersa in una rete di relazioni, questa donna è perfetta per un week-end. Può diventare complice, ma i suoi comportamenti restano maschili".



Kristen  Stewart - copertina Vogue - anni 2000

 


È la vecchia storia dello scambio dei territori. A dispetto delle ricerche dell’American Heart Association che, in uno studio sull’incremento dei rischi cardiaci legati a un’inversione dei ruoli tradizionali, prevede problemi alle coronarie per gli uomini che si occupano di faccende domestiche e un rischio tre volte superiore che in passato per le donne impegnate in attività maschili. Ma l’inversione di rotta è una realtà. Confermata persino dall’etologia umana, che sta riscrivendo la storia dell’evoluzione dei costumi sessuali, con gli esperti della Norwegian University che avvertono: non è poi così certo neppure in natura che a scegliere siano i maschi. 
Olivia  Wild - anni 2000


 


E gli uomini, cosa ne pensano? "Non so se questa figura femminile sia un bene o un male. Una cacciatrice è interessante per una sera, ma complicata per un lasso di tempo più lungo", sostiene Andrea Biavardi, direttore di "Men’s Health", che alla missione di salvare un uomo a rischio d’estinzione ha dedicato il libro "Sbuccia il maschio" (Mondadori). "La cacciatrice è una donna che vuole tutto. Nel ’68 le donne hanno fatto delle scelte. Dicevano: "Vogliamo altro, non ce ne frega niente di famiglia e figli". Le trentenni, invece, vogliono soldi, successo e famiglia. Senza rinunciare a nulla. Alla fine, questo modello non può essere vincente, perché ci sono dei ruoli che hanno sempre funzionato benissimo in un altro modo. È chiaro che è un gioco, ma lasciateci illudere che sia la donna a cedere alle nostre lusinghe". 


Kristen  Stewart - anni 2000


 


"Tutta invidia", sbotta Barbara Alberti, che alle donne libere del primo Novecento ha dedicato il libro "Gelosa di Majakovski", di prossima uscita (Marsilio): "Chi l’ha detto che non si può avere tutto? Le trentenni di oggi sono le femministe che sognavamo. Femministe di fatto, non ideologiche, non competitive, anzi cavalleresche con le altre donne. Sono disinvolte, spiritose e con dei corpi straordinari. E suscitano l’invidia dei maschi, che pensano che abbiano ottenuto tutto con la bellezza. Svegliatevi, siete assiderati. Non potete continuare ad accampare la scusa di essere caduti dal trono. Capisco i più anziani, ma i coetanei sono nati col femminismo: la loro è una pensione ingiustificata".
I maschi, però, non sentono ragioni. "Non mi piace. La donna deve farsi conquistare. Sono attratto dalla dolcezza, che è l’antitesi dell’aggressività. Abbasso la donna che va a caccia di trofei da collezionare, viva quella che ama farsi corteggiare alla vecchia maniera", dice Massimo Giletti. Una come la modella Vanessa Kelly che, nonostante l’immagine da conquistatrice, preferisce essere preda: "A patto che gli uomini siano romantici. Mi ricordo quando avevo 18 anni, ero a dieta, e un mio amico si presentò con un gelato light e una diet coke. Un piccolo gesto tenero, mi conquistò con garbo e con classe". Stesse qualità che riconosce alla cacciatrice di classe Tiberio Timperi. Che ammette: essere corteggiati fa piacere. E confessa: "Ho ricevuto spesso fiori e cioccolatini. Mi piacciono le ragazze che tentano la conquista a ogni costo, senza desistere al primo ostacolo".  Game over!


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