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giovedì 28 marzo 2013

Tristan and Isolde (film - 2006)











“Qnd sono insieme a te, fra le tue braccia, nn avverto nessun bisogno, il tempo si ferma kompletamente, nn mi manka nessuno e niente .... xkè?”  RP



'Tristano e Isotta' spreca molte delle frecce al proprio arco finendo per essere una via di mezzo tra un film d'avventura e un melodramma storico, la dimensione mitica del racconto persa tra le nebbie inglesi.
Ci troviamo nelle isole britanniche: in seguito alla caduta dell'impero romano gli inglesi sono schiacciati dalle brutali orde irlandesi ma Lord Mark (Rufus Sewell) è convinto di poter liberare la sua terra dal giogo unificando i clan in un'unica grande nazione. I suoi piani vengono annegati nel sangue da re Donnchadh, Mark è costretto a rinunciare momentaneamente al suo disegno. Nella foga della battaglia salva la vita al giovanissimo Tristano (James Franco) e ne fà suo figlio.





Tristano e Isotta - La prima storia d'amore tramandata dal medioevo






Passano gli anni e Tristano diventa forte e valoroso. Ferito in una sortita e creduto morto, conoscerà tra le nebbie d'Irlanda la bella Isotta (Sophia Myles), l'infelice figlia di re Donnchadh, e se ne innamorerà. Combattuti tra il loro formidabile sogno d'amore e la devozione alla ragion di stato i due si avvieranno dolorosamente verso un cupo destino.
Il mito di Tristano e Isotta è dotato di una forte componente tragica: la storia di due personaggi che sembrano destinati ad essere divisi per sempre e che invece proprio il destino unisce, per poi separare nuovamente. La storia drammatica di un amore proibito che sembra vivere e nutrirsi della distanza e del dolore, un anelito angoscioso più che un sentimento gridato, un perenne rincorrersi tra le pieghe dolorose della storia in un mondo crudele e indifferente che esalta e glorifica la loro fatale attrazione.





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Un mondo fatto di dignità altera, di valore virile, di forza bruta, in cui il calore dell'amicizia, il conforto degli affetti famigliari e la tenerezza sembrano come aspettare un'alba ancora lontana da venire, celata dalle nebbie di un medioevo oscuro e triste.
Isotta vive il suo sogno d'amore con slancio e ardore, decisa a inseguirlo a dispetto di ogni difficoltà, indomita e appassionata, convinta di aver diritto alla propria felicità, ad elevarsi al di sopra delle miserie che il mondo le ha riservato. Tristano è immerso nel flusso degli uomini e della storia, sorregge sulle sue valorose spalle il peso di una responsabilità che è insieme scopo e dannazione, devoto al suo ruolo. La gloria è per lui allo stesso tempo un fine a cui tendere ineluttabilmente una dannazione capace di soverchiarlo.





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Una polarizzazione drammatica così imponente sarebbe certo un ottimo materiale da filmare se non fosse annegata in una strana sorta di spy story sgangherata che stenta a stare in piedi scricchiolando fastidiosamente a ogni passo, dispersa tra mille inspiegabili complotti, subitanei quanto immotivati rovesciamenti di fronte, episodi di realpolitik che mal si accordano alla dimensione mitica di partenza. I due piani non si amalgamo mai, producendo contrasti e accostamenti dall'esito spesso ridicolo. Il mondo pseudo realistico in cui si muovono i due titanici protagonisti non offre sostegno ai loro ardori e finisce per risultare estraneo e posticcio, come la scenografia da bric-à-brac che lo caratterizza.




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I dialoghi sono inutilmente verbosi e a tratti insopportabilmente didascalici, le scene d'amore e di sesso ripetitive e stanche, gli scatti di gelosia e gli impeti del cuore immotivati ed eccessivi. Kevin Reynolds filma il tutto con mano pesante e incerta, abusando clamorosamente di alcuni espedienti stilistici e fallendo clamorosamente nelle sequenze di battaglia, approssimative, confuse, raffazzonate e "fumettose" (nell'accezione più deteriore del termine). James Franco gioca a fare il tenebroso ma è monotono e stanco, Sophia Myles è bella, ma nulla di più. Il resto del cast e il film tutto si attesta su livelli di sufficienza striminzita non giustificabili in un film che vede i due fratelli Tony e Ridley Scott come produttori esecutivi. Lo sceneggiatore Dan Georgaris (Paycheck, The Manchurian Candidate) conferma una sinistra abilità nell'incartarsi inutilmente nelle pieghe di una complessità che non riesce a gestire.





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2 - Un intrattenimento fantasmagorico ma fruibile
I principali clan inglesi pianificano una coalizione per far fronte alle forti pressioni belliche dell'Irlanda, ma le truppe nemiche attaccano di sorpresa compiendo una carneficina. Rimasto orfano, il giovanissimo Tristano verrà cresciuto da Lord Marke, potente signore a capo della lega di tribù britanniche. Anni dopo, il giovane rampante Tristano, ferito in battaglia, arriva sulle coste dell'Irlanda in fin di vita, dove verrà curato in segreto da Isotta, figlia del re d'Irlanda. I due giovani s'innamoreranno, e il loro amore travolgente finirà per influenzare il corso degli eventi, bellici e non, tra le due potenze in guerra. Quando si parla di epico-tragico la famiglia Scott gioca in casa, nello specifico con Tony e Ridley produttori esecutivi, ad assicurare la tipica atmosfera fantasmagorica ma fruibile. Così, con un plauso alla regia, l'opera offre un intrattenimento di discreto livello, nonostante qualche doppio avvitamento mortale (diciamo riuscito) della sceneggiatura. E vissero tutti felici e contenti. Tranne Tristano e Isotta, ovviamente.


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3 - film adatto ai pochi romantici rimasti..

Un fim intenso e commovente che fa riflettere sul fatto che, quelle che adesso noi talvolta viviamo, pensando siano importanti storie d'amore, altro non sono che sterili incontri volti più che altro a colmare il grandissimo senso di vuoto e solitudine che il nostro tempo ci fa vivere. La vita è ormai quasi del tutto priva di valori e quei pochi rimasti pare vengano calpestati a piè sospinto per farli sparire del tutto. Andare a vedere un film come "Tristano e Isotta", per un'eterna romantica come me, ha significato respirare una ventata di puro amore, Amore con la A maiuscola, eterno, indistruttibile anche se purtroppo in parte sacrificato alla ragion di stato.






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4 - Amori impossibili

Film epico di grandi pretese ma non altrettanti risultati: è buono l'adattamento storico, con i costumi e la scenografia in prima linea; e discrete anche le interpretazioni dei protagonisti, sebbene a tratti appaiano ancora acerbe, forse vittime di una scarsa caratterizzazione dei personaggi. Ma qualsiasi considerazione non riesce a cogliere il vero motivo e unico traino del film: la storia antica di due amanti infelici ... perchè si può anche non essere appassionati del genere medievale/epico, ma gli amori impossibili coinvolgono tutti, dal più cinico all'inguaribile romantico...
Un film all’insegna del romanticismo che insegna a chi lo vede il significato più puro dell’amore,quello che non conosce ostacoli e che quindi non si ferma davanti a nulla. Una cascata d’acqua inaspettata che travolge tutto ciò che trova sulla sua strada senza far distinzioni,a volte ferendo persone innocenti che si sono trovate lungo il suo percorso per puro caso (Lord Marker). Gli stupendi paesaggi inglesi e la colonna sonora sono riusciti a completare il tocco di poesia che il regista ha dato al film.





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La sincerità a volte può evitare delle tragedie e delle sofferenze,anche perché come si può notare dal film i veri amici esistono. Una leggenda che ci aiuta a fantasticare perché ci da le basi per poterlo fare. Probabilmente può sembrare una storia utopistica per i giorni nostri,ma se lo è è solo perché abbiamo smesso di sognare,di credere che nell’amore c'è perfezione e per questo abbiamo smesso di difenderlo. Un film sublime per ciò che riesce a trasmettere.





5 - La Storia di Tristano e Isotta

appartiene in realtà ad una leggenda celtica del XI secolo: narra la storia d'amore tra Tristano e Isotta dai capelli d'oro che dopo aver bevuto un filtro magico finiscono per essere travolti da un amore tanto grande quanto impossibile che li conduce poi a morte certa. Il primo a scriverne un libro fu Thomas e, come si evince dal trailer, molto, molto, tempo prima che Shakespeare consumasse la tragedia di Romeo e Giulietta.





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L'amore tormentato di questi due personaggi è stato per secoli ripreso più volte da grandi scrittori e rielaborato in Germania, Francia, Italia nei svariati poemi e versi a loro dedicati. Nel 1998 con la regia di Fabrizio Costa ne viene realizzato un magnifico film con Ralf Bauer per Tristano e Lea Bosco come Isotta. Il film di Fabrizio Costa rimane fedele alla leggenda e non solo la sceneggiatura è ottima ma anche l'interpretazione dei due attori è ineffabile in quanto esprimono tutto il dolore vissuto da Tristano e Isotta. Il film è stato diviso in due puntate trasmesse poi dalla tv e il successo ha permesso al Tristano & Isotta di Costa di approdare anche in Inghilterra e in Germania.
Nel 2006, invece la sceneggiatura viene stravolta e a girare il film è Kevyn Reynolds, sotto la produzione di Ridley Scott assieme al fratello Tony.





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Il film inizia narrando la storia del giovane inglese, Tristano, che dopo aver visto morire i suoi genitori per mano degli Irlandesi viene accolto nella casa dello zio Lord Marke signore di Cornovaglia. Sebbene corre ancora grande astio tra Irlanda e Inghilterra, Tristano cresce in salute diventando un valoroso cavaliere e proprio grazie alle sue abili qualità con la spada riesce ad uccidere il terribile irlandese Morholt mandato dal Re Donnchadh d'Irlanda per compiere un massacro in Cornovaglia. Tristano e i suoi compagni riescono a debellare i nemici ma allo stesso tempo il giovane ragazzo viene ferito e, creduto morto, viene posto in una barca e lasciato andare nel mare secondo il rito funebre.





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 Ma Tristano non è morto e quando la barca si riversa sulle sponde Irlandesi Isotta, figlia del Re Donnchadh, celando la sua identità, lo salva. Come narra anche la leggenda i due si innamorano e costretti dalle origini devono lasciarsi, sarà poi un duello tra casati inglesi voluto dal Re d'Irlanda con in palio la bella Isotta, a far incontrare nuovamente i due giovani, anche se Tristano partecipa per conto di Lord Marke. Solo alla fine del torneo scopre tristemente che la giovane figlia di Donnchadh è in realtà la sua amata.





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Il film diventa interessante da metà primo tempo in poi, per finire nel perdersi in continui combattimenti; ecco perciò che l'amore tormentato di Tristano e Isotta appare in secondo piano rispetto all'importanza che Reynolds da alla guerra tra i due regni. I loro incontri diventano non solo fugaci ma anche brevi e il tema principale del film si trasforma così su "quale strategia adopererà l'Irlanda per fregare l'Inghilterra?"
Reynolds lo si può ricordare non proprio per il fiasco di "Waterworld" ma più per i film "Fandango", "Rapa Nui" e un altro film di successo, ovvero "Robin Hood il principe dei ladri", interpretato allora da Kevin Costner.
 A differenza di "Robin Hood il principe dei ladri", che è stato a mio avviso un ottimo prodotto e soprattutto ineguagliabile e difficilmente confrontabile con altri film usciti su questa leggenda, per Reynolds, "Tristano e Isotta" poteva essere una buona occasione per realizzare un film in modo epico, ovvero in modo tale da rendere giustizia a questa tragedia mai portata al cinema fin'ora e farne un kolossal come meritava.





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Non solo da troppo spazio ai combattimenti, tra l'altro ben realizzarti da Nick Powell famoso per aver coordinato le battaglie nel film "il Gladiatore" e "Braveheart - Cuore impavido", ma modifica la storia annullando l'idea del filtro e soprattutto stravolgendo il finale.
 La fotografia eccezionale in quanto il film è stato girato in Irlanda, Repubblica Ceca e Germania con riprese spettacolari sulle vallate e sulle scogliere: posti favolosi anche se i set costruiti per i regni potevano essere migliori. Un'altra nota dolente del film è la colonna sonora, che reputo importantissima in quanto solo la musica riesce a condurre le scene più importanti rendendole a volte immortali; in "Tristano e Isotta" la melodia rimane costante in tutte le due ore senza troppi cambiamenti. A comporla è stata Anne Dudley, escludendo logicamente la classica composizione di cornamusa che si sente in tutte le ballate popolari (es: "Braveheart", "L'ultimo dei Mohicani"...).





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 La scelta migliore l'han fatta sicuramente con il cast: come si suol dire, gli antagonisti vengono notati più dei protagonisti.
 James Franco nel ruolo di Tristano è stato e sarà per "Spiderman 3" Harry Osborn amico e poi nemico di Peter Parker interpretato da Tobey Maguire.
 Sophia Myles nel ruolo di Isotta dai capelli d'oro è stata in "Underworld" la vampira Erika: il suo personaggio è stato poi accantonato in "Underworld Evolution" e forse verrà ripreso per il seguito.
 Nel ruolo di Lord Marke troviamo un appropriato Rufus Sewell.
Il film di Reynolds rimane comunque un buon prodotto, ma un buon prodotto che non rende giustizia alla tragedia di Tristano & Isotta, peccato perché poteva dedicare più tempo ai due piuttosto che alle strategie di guerra.

6 commenti:

  1. Hallo Gabry,
    Es gibt viele Italiener in Frankfurt und ich frage mich oft, wie wir die Liebe sehen wir Deutschen. Ich bin von den Theorien Alberoni fasziniert und fragen Sie, wenn Sie möchten. Carry einer seiner Schriften:

    "Der Sommer ist die Möglichkeit, erotische Abenteuer und Romantik. So viele haben mich gefragt, aber wie kann ich wissen, ob das, was ich fühle, ist nicht eine Verblendung, ein Gedränge, sondern eine tiefe Liebesbeziehung? Ich kann zwei Kriterien. Hier ist der erste. Wenn wir in den Zustand der aufkeimenden Aufschwung fallen. In ihm haben wir überprüfen und beurteilen unsere Vergangenheit. Wir lehnen ab, was wir denken, ist falsch, auf der Suche nach unerschlossenen Aktien von uns selbst, unserer echten Sehnsüchte, was wir versäumt haben, verdrängt, verleugnet, verraten. Und diese Forschung, die wir tun, im Geiste der Wahrheit. Ich will nicht und kann nicht selbst belügen. "
    Sind Sie damit einverstanden? Ich sehr Stück Sie schreiben. Die Gruppe von Freunden, die betet dich an. Hallo Franka64 Neumann


    Ciao Gabry,
    ci sono parecchi italiani a Francoforte e spesso mi chiedono come vediamo l’amore noi tedeschi. Io sono affascinata dalle teorie di Alberoni e ti chiedo se ti piacciono. Riporto un suo scritto:

    “L'estate è l'occasione di avventure erotiche e di amori. Molti perciò mi hanno chiesto: ma come posso sapere se quello che provo non è una infatuazione, una cotta, ma un vero profondo innamoramento? Posso dare due criteri. Ecco il primo. Nell'innamoramento c'è lo stato nascente, la rinascita. In esso riesaminiamo e giudichiamo il nostro passato. Respingiamo ciò che consideriamo errato, alla ricerca delle parti inespresse di noi stessi, dei nostri più autentici desideri, di ciò che abbiamo trascurato, rimosso, negato, tradito. E questa ricerca la facciamo in spirito di verità. Non vogliamo e non possiamo mentire a noi stessi.”
    Sei d’accordo? Mi piece molto quello che scrivi. Il gruppo di amiche che frequento ti adora. Ciao Franka64 Neumann

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  2. Gabry sono Anna Laporta,
    la tua collega dell’Aniat. Trovi spunti dappertutto anche da cervelli di 65 milioni di anni fa. Non sapevo che addirittura esiste un momento in cui l’attaccamento e l’amore potesse essere nato quasi come oggi lo conosciamo! Non ne avevo inteso parlare, così dettagliatamente poi …. ! Sei sempre una miniera di informazioni. Ciao. Anna63

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  3. Gabry
    sono ancora Rosalba Molinari, l’idea, che già ti ho suggerito, potrebbe essere quella di pubblicare i contenuti della Letteratura Erotica, inclusa la Settima Arte! L'dea mi affascina, chissà come li tratteresti tu. Grande l’idea della nascita dell’amore alla morte dei dinosauri, intorno a 65 milioni di anni fa. Maiuscoli i post su: L’emisfero destro e l’amore; La donna senza paura; Le donne lo fanno a sinistra; La nascita dei sentimenti; L’amore col cervello diviso; ecc. Io lo sapevo che mi avresti emozionata! Sono come le scolarette che fanno le collezioni di figurine! E dico sul serio, mi piaci un casino. Ti saluto Rosalba74

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  4. Sie müssen wissen, dass hier in Monaco haben wir viele sind, aber niemand wollte, um eine Nachricht zu senden. Ich tue. Ich mag die Grafik von der Post und möchte euch alle auch, wenn Sie das mit der dunklen Brille sind. Wir freuen uns, dass es Menschen gibt, die Ihnen folgen. Herzlichen Glückwunsch wir ein ernstes Blog über Liebe wollte, sagen wir den Frauen. Grüße. Elke64

    Dovete sapere che qui a Monaco siamo in tanti, ma nessuno ha voluto inviare un messaggio. Che faccio. Mi piace la grafica del post e tutti voi sarebbe troppo, se siete con gli occhiali scuri. Siamo lieti che ci sono persone che ti seguono. Congratulazioni, abbiamo voluto un blog l'amore sul serio, dicono le donne. Saluti. Elke64

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  5. Caro Gabry,
    sono Nadia Luciani, ti propongo un estratto dal mio blog sulla Donna senza paura. Ottimo Blog il tuo, scoperto da poco. Mi piace un casino. In bocca al lupo. Sei bello mi piaci. Forse siamo della stessa età. Un bacione. Tua Nadia57.
    “La paura ci guida, infatti, nella distinzione degli eventi positivi da quelli negativi ed è fondamentale per riuscire ad evitare situazioni pericolose per la nostra incolumità.
    Purtroppo una 43enne americana, di cui si conoscono soltanto le iniziali del nome (S.M.), non dispone di questa capacità da quando aveva soltanto dieci anni. La signora, a causa di una rara malattia genetica, l’ipoproteinosi di Urbach-Wiethe, non riesce a provare l’emozione della paura. Non c’è alcuna situazione che la spaventi, anche le esperienze più pericolose e traumatiche non riescono a suscitare in lei questa emozione.
    La scioccante scoperta è opera del dottor Justin Feinstein dell’Università dell’Iowa, che ha esaminato il caso della signora e ha pubblicato i risultati dello studio sulla rivista scientifica Current Biology.
    L’equipe di ricercatori che ha esaminato questo bizzarro caso, ha sottoposto la donna a test molto particolari: innanzitutto le è stata fatta visitare la “casa delle streghe” più terrificante al mondo, poi è dovuta restare da sola in un negozio di rettili e ragni, che sembra abbia addirittura accarezzato ed, infine, è stata obbligata a visionare alcuni film horror di singolare brutalità.” Nadia Luciani

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  6. Gabry, sono Giovanna Lapenna, insegno Storia dell’Arte. Adoro il tuo Blog ricco, preciso e puntuale in tutto. Perfino nei Gossip che accetto per il Promo! Spettacolare i post sull’amore. Spero che la foto postata sia reale e non uno pseudonimo. Se quello che scrivi è vero, devi aver conosciuto molto bene l’amore! Eppure io leggo che questo bisogno di esternarlo è indice di insoddisfazione. Vorrei parlarti da vicino, ho la pretesa di sentire solo dai gesti e dal tono della voce quello che ti brucia dentro. Rispondimi a riguardo, se puoi, ci conto. Ho dato il tuo accesso alle mie amiche, penso ti faccia piacere. Prima ne parlavamo tra di noi quando se ne presentava l’occasione, ora se ci vediamo commentiamo i tuoi fraseggi. I post sono belli, ma “Pensieri e parole” sono personali, sono troppo diretti, colpiscono subito, sono più vissuti! Ecco perche abbiamo deciso di commentarli, a me il compito di esternare i nostri pensieri. Ti bacio!

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