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sabato 5 gennaio 2013

Blow-Up - Michelangelo Antonioni













Blow-Up è un film del 1966 diretto da Michelangelo Antonioni, ispirato al racconto Le bave del diavolo dell'argentino Julio Cortázar. Il film ha vinto la Palma d'Oro al Festival di Cannes nel 1967.
« L'idea di Blow-Up mi è venuta leggendo un breve racconto di Julio Cortázar. Non mi interessava tanto la vicenda, quanto il meccanismo delle fotografie. La scartai e ne scrissi una nuova, nella quale il meccanismo assumeva un peso e un significato diversi. Tonino Guerra e, per i dialoghi inglesi, Edward Bond collaborarono con me alla sceneggiatura. Guerra mi aiuta da anni, precisamente da L'avventura. Lui è romagnolo, io sono emiliano. C'è un abisso tra di noi. Forse è per questo che andiamo d'accordo. » (Michelangelo Antonioni)




David Hemmings - Blow Up (1966)
 




Insieme a La notte, è il film più premiato di Antonioni. Nel cast si trovano attori in seguito divenuti famosi, come Vanessa Redgrave e Jane Birkin, o già famosi come David Hemmings.
La sceneggiatura fu scritta dal regista con il poeta Tonino Guerra, mentre produttore della pellicola fu Carlo Ponti, il cui contratto con Antonioni prevedeva altri due film per la MGM: furono girati Zabriskie Point e Professione: reporter.
Il parco pubblico che fa da teatro alla sequenza cruciale del film (quella del delitto casualmente fotografato dal protagonista) è il Maryon Park di Charlton (Londra).




David Hemmings - Blow Up (1966)   2




La storia è imperniata su Thomas, uno scontroso ma molto affascinante fotografo londinese di moda. Seducente dongiovanni dall'animo romantico, egli sta realizzando un libro fotografico a stampo sociologico (sono tutte fotografie di personaggi frequentanti le strade londinesi). È proprio cercando l'ispirazione per gli ultimi scatti da inserire nel libro che, un giorno egli s'inoltra nell'ambiente ricco e raffinato della Swinging London anni sessanta, s'imbatte in due amanti in un parco e scatta loro delle foto. La donna della coppia se ne accorge e cerca disperatamente di rintracciarlo scoprendo dove abita per farsi




David Hemmings e Veruschka -  Blow Up (1966)    





dare la pellicola contenente le foto "incriminate". Questo spinge Thomas a indagare, ingrandendo (il cosiddetto Blow-Up) le fotografie. Sembra che esse rivelino un cadavere, ma gli scatti sono oscurati e incomprensibili. Così il protagonista continua le investigazioni, arrivando sempre più vicino alla verità. Il finale è pessimistico, la realtà resta sfuggente, l'arte deve arrendersi alla sua finzione. Nell'epilogo infatti si vede una partita di tennis senza palle né racchette, con Hemmings che inizia a sentire il rumore della palla e a seguire la sua traiettoria inesistente.
Swinging London è un termine che viene genericamente applicato ad un insieme di tendenze e dinamiche culturali che si svilupparono in Gran Bretagna (e a Londra in particolare) negli anni sessanta. Gran parte di questo fenomeno vide la gioventù




Blow Up (1966) - Locandina 





orientarsi verso il nuovo e il moderno, e risultò in una rivoluzione culturale nel Regno Unito. Fu un periodo di ottimismo e di edonismo, come furono gli anni sessanta per gran parte del mondo occidentale. Il termine (dall'inglese to swing – "oscillare" o "dondolare") venne coniato in un articolo sul TIME del 15 aprile 1966, ma veniva usato già in precedenza per indicare qualcosa che dondola, oscilla, nella fattispecie, seguendo la moda del momento.
Riguardò soprattutto la musica pop del periodo, quando gli artisti britannici dominavano l'industria discografica mondiale, ma anche la moda, la fotografia, il cinema e le arti (pop art, ecc.). I suoi simboli principali furono i Beatles e i Rolling Stones, seguiti poi dagli Who, nonché le mode delle minigonne.




David Hemmings e Jane Birkin - Blow Up (1966)   2





Uno dei catalizzatori di questo fenomeno fu il recupero dell'economia inglese dopo il periodo di austerità e razionamenti del dopoguerra, che durò per gran parte degli anni cinquanta.
Blow-Up, il film del 1966 di Michelangelo Antonioni, illustra il gusto dell'epoca. Un altro film, decisamente più leggero, ambientato nella Swinging London è Absolute Beginners (1986), diretto da Julien Temple, tratto dall'omonimo romanzo di Colin MacInnes (intitolato Principianti assoluti nell'edizione italiana). Un documentario fortemente rappresentativo del periodo è Tonite Let's All Make Love in London di Peter Whitehead.




David Hemmings e Veruschka -  Blow Up (1966)    2
 





2_ Blow-up è uno dei migliori - se non il migliore - film di Antonioni, poichè il tema che sviluppa, cioè il rapporto tra la realtà e l'apparenza e il ruolo preponderante dell'immagine nella nostra epoca, è attualissimo e di straordinaria importanza nella nostra civiltà telematica e della comunicazione "virtuale". Per questo motivo, a differenza di quanto ha scritto un altro critico (Mereghetti), il film non è affatto "datato", ma è attualissimo. Rispetto al 1967, noi ora sappiamo quanto la manipolazione televisiva, il ruolo della pubblicità, il potere subdolo dei media





David Hemmings e Vanessa Redgrave -  Blow Up (1966)  





nell'orientare l'opinione pubblica e le sue preferenze politiche e nelle scelte di consumatore, siano determinanti e pervasivi oggi. Nel film si parla di un delitto occulto, avvenuto sotto gli occhi del fotografo protagonista (Thomas), ma ricostruito solo attraverso le tecnologie e gli ingrandimenti fotografici, e della sfiducia di Thomas di poter arrivare alla verità, una volta che le foto sono state rubate, e il cadavere è stato fatto sparire. Come non pensare, ad esempio, al "delitto del secolo", all'assassinio di John Kennedy, qualche anno prima del film, che ha drammaticamente dimostrato come, perfino





David Hemmings e Vanessa Redgrave -  Blow Up (1966)   2





in un omicidio avvenuto in pubblico, filmato e fotografato da più persone, dopo  50 anni ci si chieda ancora come siano andati i fatti, e se gli omicidi siano stati più di uno, contro la verità "ufficiale" e manipolata del governo e della commissione Warren, dell'"assassino solitario". Il tema "filosofico" della realtà e dell'apparenza, e delle manipolazioni tecnologiche della verità, rendono quindi questo film ancor più bello e attuale, dopo 46 anni. Significativo il





David Hemmings -  Blow Up (1966)





fatto che Thomas, nel suo spirito anarcoide e nella sua sfiducia nelle istituzioni, esiti a rivolgersi alla polizia, ma cerchi una soluzione personale, emblema del problema endemico del distacco tra cittadini e istituzioni, e dello scetticismo nella possibilità di arrivare alla verità e ottenere giustizia rivolgendosi al potere. L'unico appunto che si può muovere al film, riguarda la tipica "antonioniana" lunghezza e lentezza delle inquadrature, la mancanza di dialoghi, ma in considerazione del tema proposto, questa scelta espressiva tutto sommato accentua la tensione psicologica e il dramma personale del protagonista. Sarebbe invece sbagliato criticare la relativa "lentezza" del film inquadrandolo nella categoria dei "gialli". Blow-up non è un thriller, è una riflessione filosofica ed esistenziale sull'isolamento dell'individuo nella società di oggi, e sulla sua impotenza di fronte alla manipolazione della realtà da parte della tecnologia e del potere.






David Hemmings e Vanessa Redgrave -  Blow Up (1966)   3







3 - Un fotografo di moda londinese, durante una pausa scatta delle foto in città. Nella fase di sviluppo, fa una scoperta stupefacente: crede infatti - ingrandendo un particolare della foto con il sistema che dà il titolo al film - di essere stato testimone involontario di un omicidio. Tornerà al parco ove la foto è stata scattata, troverà il cadavere, ma, paradossalmente, non l’assassino. La conclusione della vicenda non può che essere un assurdo, il che implicherà naturalmente un rendersi conto che, ineluttabilmente, ciò che noi riteniamo essere realtà è solo illusione e pantomima, uno spettacolo che regge lo specchio - chissà poi con quale fedeltà - ad un aliud






Vanessa Redgrave -  Blow Up (1966)





che non ci è dato di avvicinare nè di conoscere. Particolarmente adatta ed efficace, dato il tema trattato dal film, la tecnica peculiare e propria di Antonioni, tecnica che potremmo definire eminentemente icastica in quanto basata più sull'immagine e su quanto essa sappia trasmettere che non, per esempio, sui dialoghi. Proprio per questo la struttura narrativa, nei suoi film, si fa sovente sfuggente ed eterea ... impalpabile - stando a quanto l'ultima sequenza trasmette nell'osservatore è la palla da baseball, evidente allegoria della raltà intera, che il protagonista del film può solo fingere di raccogliere.

David Hemmings -  Blow Up (1966)
 

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