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lunedì 12 novembre 2012

Anaïs Nin






 donna affascinante, cosmopolìta e dall'eleganza oriental-mitteleuropea


Considerata una delle più controverse autrici del Novecento: donna affascinante, cosmopolìta e dall'eleganza oriental-mitteleuropea, è cresciuta tra l'Europa e New York, destando scalpore nell'ambiente letterario con la pubblicazione dei suoi racconti a contenuto erotico.
La sua opera maggiormente conosciuta è 


Anais Nin - Ritratto
  


probabilmente il Diario, una raccolta di scritti autobiografici in forma, appunto, di diario iniziata nel 1931 (e aggiornata fino alla morte), che è stata pubblicata a partire dal 1966.
Dal volume I dei Diari nel 1986 sono state estratte parti che hanno costituito materia per il libro Henry and June: From the Unexpurgated Diary of Anais Nin - o Henry and June: From A Journal of Love: the Unexpurgated Diary of Anais Nin (1931-1932) - comprendenti estratti che vanno dall'ottobre 1931 all'ottobre dell'anno successivo, su cui è stato basato il film del 1990 Henry & June che racconta della sua relazione con lo scrittore Henry Miller e la moglie di questi, June Mansfield.



Anais  Nin



In virtù dei suoi lavori, lo stile compositivo di Nin viene annoverato fra i maggiori contributi alla letteratura erotica, con scritti - redatti con stile da vera e propria grafòmane - dalle cui pagine emerge l'enorme passione per la scrittura che ha coltivato fin dalla più giovane età.

Biografia
Figlia di Joaquin Nin, pianista originario di Cuba e di una cantante franco-danese, Anaïs trascorre l'infanzia in Europa fino all'abbandono del padre. Anaïs all'epoca aveva 11 anni, e nel Diario 1 ricorda come proprio in quell'occasione tutt'altro che piacevole sia iniziata la passione per la scrittura: inizierà il suo primo diario come una lunga lettera al padre andato via.
Dopo l'abbandono paterno, Anaïs si trasferisce con la madre e i fratelli a New York, dove conosce l'ambiente americano, 


Anais  Nin - Il delta di venere
  


studia danza spagnola e vive con la famiglia finché, ventenne, si sposa con Hugh Parker Guiler, di professione bancario e futuro cineasta sperimentale.
Il matrimonio si rivelerà presto un'amara prigione per la scrittrice che, anni dopo, si rifugerà in numerose relazioni adulterine, quasi a riscattare il senso di noia profonda che la avvolgeva. A Guiler resterà sposata tuttavia fino alla morte, anche in virtù dell'annullamento di un secondo matrimonio, tenuto a lungo segreto, contratto in Arizona nel 1955 con Rupert Pole (le nozze furono invalidate su richiesta della stessa Nin per evitare ai due coniugi guai a livello tributario).



Anais  Nin  2




Il periodo parisien
È del 1931 D.H. Lawrence. Uno studio non accademico, il primo libro pubblicato da Anaïs Nin, un saggio su D. H. Lawrence, autore di L'amante di Lady Chatterley.
A Parigi Nin era arrivata nel 1929, poco prima della pubblicazione del saggio su Lawrence, richiamata dal fervido clima intellettuale della città che negli anni trenta ospita alcuni tra i più grandi artisti, scrittori, poeti, musicisti dell'epoca. Si stabilisce a Louvenciennes, alle porte della capitale, dove inizierà a compilare - conservandola per una successiva pubblicazione - la prima parte del suo diario, che diventerà poi famoso come Diario di Anaïs Nin.
A Parigi conosce Henry Miller, autore di Tropico del Cancro e Tropico del Capricorno, si innamora della sua rudezza, del suo modo di trattare le parole con fare burbero. Presto conoscerà anche la moglie di Miller, June Mansfield, con la quale intreccia una relazione: «Quando June mi è venuta incontro, ho visto per la prima volta la donna più bella del mondo», annota nel 1931 nel suo diario. E nel diario parigino passeranno volti notissimi, come ad esempio quello di Antonin Artaud.


Anais  Nin - dal film - Henry e june - 1990




La psicoanalisi
Il rapporto di Nin con la psicoanalisi è controverso. Inizia già a Parigi, dove cerca di ritrovare se stessa. Ben presto andrà in analisi da Otto Rank, allievo di Sigmund Freud, col quale intreccerà una relazione, che la condurrà a collaborare con lo psicologo a New York. La carriera da psicoanalista l'annoierà quasi subito, confusa tra se stessa e le turbe dei pazienti, Anaïs tornerà alla sua verità grazie alla letteratura. Negli anni '50 sperimenta l'LSD, come documentato nel saggio contenuto in "The diary of Anais Nin" in cui la scrittrice descrive il modo in cui la sostanza agisce sulla creatività e sulla percezione del proprio subsconscio.

Letteratura erotica
Nin è riconosciuta come l'autrice più affermata di letteratura erotica. Certamente influenzata dal piglio di Henry Miller (con il quale intrecciò una relazione, oltre ad avere instaurato con lui una forte collaborazione sul piano più propriamente letterario), Anaïs scopre presto di non avere remore e si racconta.



Anais  Nin  3



Negli anni quaranta un collezionista di libri dà 100 dollari al mese a Miller per scrivere racconti sul sesso. Lui ne ride con l'amica-amante, e poi decide di renderla partecipe. Anaïs scoprirà così la libertà del sesso, diventando ben presto scrittrice apprezzata anche nel campo della letteratura erotica. Emblematico il suo più famoso libro Il delta di Venere.

La sessualità
La sessualità di Nin è complessa quasi quanto l'opera di auto-analisi che sono i suoi diari. Annoiata dalla piega borghese che prende il matrimonio con Hugo, non si tirerà indietro ad intrecciare relazioni extraconiugali. A Parigi amerà June, la moglie di Miller; intrecciando una relazione anche con Otto Rank, il suo psicanalista.


Anais  Nin - dal film - Henry e june - 1990




La morte
La Nin muore di cancro a Los Angeles assistita da Rupert il 14 gennaio 1977. Pochi anni prima aveva ricevuto una laurea ad honorem in lettere dal Philadelphia College of Art.



Una spia nella casa dell'amore


Dal libro del 1954 - A Spy in the House of Love, trad. Delfina Vezzoli, Una spia nella casa dell'amore, Bompiani, Milano 1979

Protagonista di questo quarto volume è Sabina, una figura irrequieta e in perenne movimento da un amore all'altro. E con il mutare dell'amore, muta anche la sua persona. 1 anno con l’uno 2 anni con l’altro. Artefice di mille cambiamenti e mascheramenti, si muove tra un rapporto e l'altro e in ognuno ritrova e perde una parte di se stessa. La Sabina che sta con il paziente e immutabile Alan, non è uguale a quella che si arrende al sensuale e ironico Philip o al giovane e disperato John ….. mille donne in una sola. Sabina è un'attrice nel perenne ruolo dell'amante e in questo ruolo da tutta se stessa, così come Lillian e Djuna. Ma in questo suo vagare da un amore



Anais  Nin  4
  



all'altro, in questo suo creare ruoli diversi, Sabina si perde, si confonde: e dietro a tutti i suoi uomini, oltre tutte le sue relazioni lei, dov'è? Sembra che la sua personalità si sia frantumata in tutte le donne che ha incarnato e che dietro ad una maschera ce ne sia un'altra e poi un'altra ancora, all'infinito. Non si riesce mai a toccare il suo vero essere, il nucleo centrale, forse perché non esiste. E' un personaggio perduto nel caleidoscopio dei suoi amori, perennemente in fuga: proprio come una spia. E come una spia ha il terrore di essere imprigionata, imbrigliata in un'unica personalità univoca e immutabile (come quella di Alan). Questa sua ossessione la spinge a scivolare da un letto all'altro, da una stanza d'albergo a un cottage sul mare, alla ricerca di una libertà che la lega ogni giorno di più con invisibili lacci.
Come una spia ha il terrore di essere scoperta e che le sue mille vite, invenzioni e bugie s'intreccino e vengano alla luce, smascherandola definitivamente e mettendo a nudo il segreto più grande: che Sabina non c'è. 




Anais  Nin  5




Ispirato inizialmente alla moglie di Henry Miller, June, la protagonista diventa, così come Djuna e Lilian, la voce dell'artista. Di certo Sabina è June quando la conosciamo in "Scale di Fuoco", ma qui è Anais Nin. Basta leggere i diari per capire quanto si riveli, quante confessioni siano contenute in "Una spia…" così come negli altri romanzi. Una confessione trasfigurata in arte e diventata romanzo, dove mancano riferimenti di spazio, tempo, nomi, luoghi, ma che custodisce la quintessenza di Anais. Del resto fu lei stessa a dire: "
A buon intenditor poche parole.

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