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mercoledì 29 maggio 2013

Lolita






 Lolita






“ Non innamorarti mai di una donna matura, con il corpo acerbo di una Lolita e la furia delle Erinni nell’Eros! ” GV




Lolita è un  romanzo  di  Vladimir Vladimirovič  Nabokov. Scritto in inglese e pubblicato inizialmente a Parigi nel 1955, suscitò scandalo per i contenuti scabrosi che vertevano su un rapporto pedofilo e incestuoso. Il termine lolita, complice anche la trasposizione cinematografica di Stanley Kubrick, è entrato nella cultura popolare e nel linguaggio ad indicare una giovanissima sessualmente precoce o comunque attraente.






Lolita - Dominique Swain - 1997






Il romanzo
Il Professore Humbert Humbert, voce narrante del racconto, annoiato insegnante quarantenne di letteratura francese, per circostanze fortuite e inaspettate fa la conoscenza di Dolores Haze, dodicenne ribelle e maliziosamente spregiudicata che gli richiama in mente Annabelle, il suo primo amore da tredicenne. Nonostante la differenza di età, egli perde completamente le testa per la ninfetta tanto da sposarne la madre Charlotte per rimanere al suo fianco.
Dopo la morte della signora Haze, investita da un'automobile, i due cominciano un lungo vagabondaggio da un motel all'altro in giro per gli Stati Uniti. I due sono seguiti da tempo da un uomo misterioso che talvolta avvicina con dei pretesti il professore cercando di metterlo in imbarazzo. 







Lolita - Dominique Swain - 1997  2






Giungono infine in una nuova città dove Humbert ha un contratto come insegnante. Qui egli si fa passare per il severo padre all'antica di Lolita e la iscrive ad una scuola femminile. Lolita nel tentativo di ritagliarsi degli spazi di autonomia dall'asfissiante presenza di Humbert che la tiene praticamente prigioniera, lo persuade a permetterle di frequentare una scuola di teatro dove ha modo di incontrare gli amici e il commediografo Quilty che aveva già conosciuto quando era stato ospite della casa della madre. Humbert messo in difficoltà dalle voci poco gradevoli che il suo menage con la figliastra Lolita hanno ispirato alla comunità, decide di fuggire riprendendo i loro vagabondaggi sulle strade d'America, ma ben presto Lolita, ricoverata in ospedale per una malattia, riesce a sfuggire alla sua sorveglianza e a dileguarsi con un uomo adulto che si è fatto passare per lo zio. 







Dominique Swain 






Dopo circa tre anni, Humbert riceve una lettera da Lolita, ormai diciassettenne, che gli scrive di essere sposata, in attesa di un figlio e bisognosa di danaro. Humbert va a trovarla, le consegna i soldi lasciati dalla madre e cerca di portarla con sé, ricevendone un secco rifiuto, riesce soltanto a farsi dire il nome di chi aveva aiutato Lolita nella fuga: Quilty. Humbert va a cercare Quilty e lo uccide; arrestato per l'omicidio, scrive in carcere, in attesa di processo, il libro di memorie: "Lolita o le confessioni di un maschio bianco vedovo" (Lolita or, The Confessions of a White Widowed Male). 







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Humbert morirà di trombosi in carcere alcuni mesi prima di Lolita, che muore di parto il giorno di Natale del 1950.



La difficile pubblicazione e il successo
A causa della trama esplicita, che richiamava la pedofilia, il libro venne rifiutato dalle case editrici dell'epoca per molti anni, a meno di pesanti tagli e manipolazioni che Nabokov si rifiutò sempre di operare. Venne pubblicato per la prima volta a Parigi, dall’Olympia Press (un'importante casa editrice erotica) nel 1955.
Alla fine del 1955, lo scrittore Graham Greene, in una intervista al Times di Londra, lo elogiò come uno dei migliori romanzi dell'anno, anche se i problemi legati all'opera continuavano (nel dicembre 1956 il Ministro degli Interni francese lo bandì per due anni). La prima edizione americana risale al 1958 per la G.P. Putnam's Sons e fu immediatamente un bestseller; fu il primo libro da Via col vento a vendere 100.000 copie nelle prime tre settimane di pubblicazione. In Italia è stato pubblicato per la prima volta nel 1959 da Mondadori; mentre nel 1993 Adelphi ne ha curato una nuova edizione nell'ambito del progetto di pubblicazione di tutte le opere di Nabokov. Nonostante lo scandalo che provocò, le circa quattrocento pagine del libro non contengono né parole, né descrizioni oscene; la trama è infatti tessuta da uno stile letterariamente alto ed elegante che allude alle scabrosità senza descriverle esplicitamente.








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Postfazione e post scriptum
Nel 1956 Nabokov scrisse una postfazione intitolandola "Note su un libro chiamato Lolita", da allora allegata ad ogni edizione del romanzo, in cui spiega la genesi del libro, le sue vicissitudini per stamparlo e concludendo con un riferimento alla propria madrelingua abbandonata nel 1940 emigrando negli U.S.A. La prima versione in russo (Лолита), tradotta dallo stesso Nabokov, venne pubblicata da Phaedra a New York nel 1967 e l'autore volle inserire un post scriptum in cui indaga ulteriormente il rapporto con la propria lingua madre.



Il Film

Lolita è un film diretto da Adrian Lyne nel 1997 , remake dell'omonimo film del 1962 di Stanley Kubrick. Entrambi sono basati sull'omonimo romanzo dello scrittore russo Vladimir Vladimirovič Nabokov.








Lolita - Dominique Swain e Jeremy Irons  1997  5






Trama
New England, Estate 1947. Humbert Humbert, un professore inglese di letteratura francese, dall'indole calma e meditativa nonché dedito alla scrittura, lascia la natia Europa e si trasferisce in America con l'incarico di ricoprire la Cattedra universitaria di Lettere al Beardsley College, nell'Ohio, nell'autunno seguente. Dopo uno spiacevole imprevisto, gli viene proposto di trascorrere i mesi estivi presso la casa della vedova Charlotte Haze, luogo dove avviene l'inaspettato e fulgido incontro con la giovanissima figlia di questa, Dolores, detta Lolita ma chiamata anche "Lo", "Lola" e "Dolly". Un incontro che muterà radicalmente gli eventi ed i progetti previsti nel destino del maturo professore. 








Lolita - Dominique Swain - 1997  6






L'uomo rimane letteralmente rapito dalla bellezza acerba e dall'innegabile fascino che emana la ragazzina, all'epoca quattordicenne, e pur di starle vicino accetta senza esitazioni di soggiornare in affitto in quella abitazione che non reputa abbastanza pulita ed elegante come la sua stessa padrona. Nasce e accresce in lui un sentimento d'amore alimentato da forti emozioni e da sensazioni irrazionali, fomentato dalla contagiosa vivacità, dall'esplosiva esuberanza e soprattutto dagli atteggiamenti decisamente provocanti di Lolita. Ne consegue un pericoloso gioco di sguardi, lunghi silenzi, gesti e carezze che incrementano l'attrazione fisica che Humbert prova verso i confronti della precoce e coinvolgente ragazza







Lolita - Dominique Swain e Jeremy Irons  - 1997  7






Con l'intento di sposare Humbert, Charlotte, che teme la figlia provando verso di essa un'insana invidia ed una immane ma fondata gelosia, decide di mandare Dolores ad un campo scolastico estivo. Per non perdere Lolita, Humbert accetta di sposarne la madre pur disprezzandola. Ritenendo la figura di Lolita scomoda ed opprimente nel proprio riquadro famigliare, Charlotte preferisce che la figlia non assista alla cerimonia delle nozze. Il diario di Humbert, sul quale egli ha sin dall'inizio annotato i pensieri ed i sentimenti riguardo le due figure femminili di casa Haze, e soprattutto la sua venerazione per Lolita, viene presto ritrovato dalla neo-sposa Charlotte. Disillusa e profondamente ferita, la donna muore tragicamente investita da un'auto mentre attraversa la strada con l'intenzione di impostare tre lettere, una delle quali è indirizzata al Campo "Kewattomie" dove si trova la figlia. 








Lolita - Dominique Swain  e Jeremy Irons 1997  8






Rimasto vedovo, Humbert abbandona la piccola e fino ad allora tranquilla cittadina di Ramsdale e si mette subito in viaggio per ritrovare la sua amata ninfetta. Lolita, divenuta maggiormente maliziosa, ribelle e disinibita, rende i tentativi di seduzione da parte del patrigno buffi e del tutto fallimentari. È lei infatti a dominare l'uomo e tutti i suoi proibiti e febbricitanti desideri. Appresa la scomparsa della madre, Dolores, si lega inevitabilmente ad Humbert in quanto suo unico tutore legale e ne diviene la sua amante. La coppia decide quindi di intraprendere un viaggio insieme, in lungo e in largo per l'America tra screzi e risa. Nonostante il pericolo di essere smascherato come il consapevole corruttore di un'innocente, la folle utopia di Humbert pare essersi finalmente concretizzata. Ma con l'arrivo dell'autunno, trasferitisi nella fredda Beardsley, questo ossessivo e morboso amore non corrisposto, sbagliato, a tratti malato, è destinato a non durare a lungo. Lolita diverrà infatti sempre più distante ed aggressiva. Stanca del legame stretto con il pratrigno, indocile, furba e a tratti crudele, la piccola Dolores comincia perciò a progettare la fuga. 








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Convince l'uomo a lasciare Beardsley per ricominciare un nuovo ciclo di viaggi, stavolta però sarà lei a scegliere dove andare. Humbert, per non perderla e pur di renderla felice, acconsente certo che il suo destino si sia ormai felicemente compiuto. Ma durante il viaggio comincia ad accorgersi che i due non sono soli. Qualcuno li sta seguendo e questa inaspettata circostanza accresce le sue angoscie. Il radicale mutamento di Lolita, il misterioso uomo che pare pedinarli e i sensi di colpa che cominciano ad affliggerlo, trascineranno Humbert in uno stato delirante e in un sempre più crescente pericoloso gioco di luci ed ombre. Inesorabile e drammatica sarà la fine della vicenda di Humbert e della sua adorata ninfetta.


Produzione
La pellicola è stata prodotta da Mario Kassar e da Joel B. Michaels per la Pathé Production. Il produttore esecutivo del film è Mario Kassar. La pellicola è stata girata tra la Francia, dove viene mostrato il periodo in cui il giovane Humbert Humbert conosce la dodicenne Annabelle Leigh, e gli Stati Uniti d'America, patria che accoglie l'insegnante inglese in età adulta e dove avviene l'inebriante incontro con Lolita.
Sceneggiatura
L'autore della sceneggiatura del remake di Adrian Lyne è Stephen Schiff. Il regista ha dovuto lottare perché il suo film uscisse nelle sale. La sua versione detiene infatti contenuti di sessualità esplicita tra Humbert e l'adolescente Lolita ritenuti osceni ed aberranti. Non era quindi affatto gradito, soprattutto perché il tema centrale del racconto è estremamente delicato, ossia quello della pedofilia. La graziosa e conturbante ninfetta nata dalla penna di Nabokov è infatti solo una bambina di 12 anni ed Humbert è un uomo di 45 anni. In questo caso, Adrian Lyne decide di attribuire a Lolita un'età superiore, 14 anni, come Stanley Kubrick ne assegnò 16 alla proria nella prima trasposizione cinematografica. Riadattando l'età di Lolita, di conseguenza appare meno scandaloso il legame basato sugli istinti e sul sesso che si instaura tra i due. Stephen Schiff ha ricevuto non poche lodevoli critiche da illustre personalità della critica cinematografica. 







Dominique Swain 






La sua fama come scrittore, giornalista, saggista e sceneggiatore è accresciuta grazie all'accoglienza positiva della nuova Lolita da parte dei quotidiani e dai magazine di rilevante importanza in America e nel Regno Unito. Se Vladimir Vladimirovič Nabokov rimase deluso dal film di Stanley Kubrick, il quale girò solo il 20 % della sceneggiatura che all'epoca venne scritta e riadattata dallo stesso autore del romanzo, e da come la società degli anni '50 e '60 non vedeva di buon occhio la storia del Professor Humbert Humbert e della sua adorata Dolores Haze, non si è dichiarato tale uno dei suoi figli, Dmitri Nabokov, guardando l'ultima trasposizione. Dmitri ha giudicato la nuova Lolita capace di toccare sensibilmente l'animo dello spettatore come di seguito riportato:







Lolita - Dominique Swain - 1997  11






« La nuova Lolita è stata concepita con sensibilità ed è stata magnificamente prodotta. Lungi dall'essere l'esplicita provocazione che alcuni hanno temuto e altri desiderato, raggiunge una dimensione cinematografica poetica più vicina al romanzo di quanto la lontana approssimazione di Kubrick abbia fatto. La Lolita di Lyne tende a lasciare la fantasia dello spettatore libera di provvedere a se stessa, così come la prosa di Nabokov ha fatto per il lettore ... L'ultima Lolita è splendida. »
(Dmitri Nabokov)
Stephen Schiff trascrive con minuziosa fedeltà il susseguirsi degli eventi presenti nel romanzo di Nabokov, i ricordi, le date, i luoghi ed i paesi che Humbert e Lolita visitano insieme. La sua sceneggiatura ha quindi reso maggiormente fedele il film di Adrian Lyne al tanto contestato ma gradito romanzo di Vladimir Nabokov. Da non trascurare il breve ma intenso racconto che Humbert fa di Annabel Leigh, la ragazzina di cui si innamorò durante l'estate dei suoi 14 anni e che morì di tifo 6 mesi dopo, un aspetto che non viene minimamente accennato nel film di Stanley Kubrick ma che racchiude in sé stesso una grande e simbolica importanza perché giustifica, almeno in parte, la sua ricerca ossessiva in ragazze dell'età di Lolita







Lolita - Dominique Swain e Jeremy Irons  - 1997  12







Il film di Adrian Lyne appare quindi più veritiero e meno teatralizzato da monologhi e travestimenti inverosimili che altresì sono onnipresenti nel film di Stanley Kubrick, il quale rende l'immagine di Clare Quilty in apparenza carismatica ed umoristica. La sceneggiatura di Lolita è stata pubblicata per la prima volta negli Stati Uniti d'America e nel Regno Unito nel luglio 1998. Ricco di illustrazioni fotografiche in stile vintage che ritraggono numerose scene del film, molte delle quali tagliate e alcune persino mai rese note, e dei suoi interpreti principali, il "libro-sceneggiatura" è stato intitolato Lolita - The Book of the Film. Edito da Applause Theatre & Cinema Books e da Brossura, provvisto di 226 pagine, vi è stata conferita la prefazione di Adrian Lyne ed una nota aggiuntiva dell'attore protagonista Jeremy Irons. È disponibile solo in inglese.








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Cast e personaggi
Jeremy Irons interpreta il Prof. Humbert Humbert, nonché protagonista e narratore degli eventi. Inizialmente l'attore inglese non aveva assolutamente intenzione di accettare la proposta di Adrian Lyne nell'interpretare un personaggio tanto criticato per la sua natura incline ad adorare esclusivamente ragazzine particolarmente giovani, le cosiddette ninfette. Irons, all'epoca, aveva dei figli adolescenti e riteneva perciò fuori luogo recitare la parte di un uomo che si innamora perdutamente di una minorenne. Anche la collega ed amica Glenn Close, protagonista femminile di un altro noto film di Lyne, ossia Attrazione fatale, gli consigliò vivamente di declinare l'invito perché il ruolo era troppo vergognoso per essere accettato e compreso positivamente dal pubblico e dalla critica. 







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Lo stesso Irons era scettico a riguardo, temendo che quell'esperienza si sarebbe rivelata molto spiacevole su tutti i livelli. Ma in merito Adrian Lyne era molto ostinato. Vedeva in lui il solo ed unico attore capace di dare vita all'Humbert Humbert del suo film, tanto che continuò imperterrito a contattarlo affinché accettasse il ruolo. E così avvenne. In seguito ad un'intervista, Jeremy Irons spiegò che aveva ceduto alle ripetute ed insistenti richieste di Lyne perché quest'ultimo si era posto verso l'intero staff estremamente entusiasta ed emozionato come un bambino all'idea di realizzare la nuova Lolita, tanto che ne risultò contagioso. Interpretare Humbert Humbert cambiò radicalmente i preconcetti che Jeremy Irons aveva inizialmente nutrito verso quello specifico ruolo, a tal punto che anche dopo molti mesi dal termine della realizzazione del film, l'attore confessò di provare una forte ossessione per la piccola collega Dominique Swain che in tal contesto vestì i panni della ninfetta nata dalla penna di Nabokov. Irons, come Adrian Lyne, ha definito la vicenda di "Lolita" una storia di amore, passione, gelosia e sofferenza. Melanie Griffith è Mrs Haze, la madre di Lolita. 







Lolita - Dominique Swain - 1997  14






Per l'occasione ingrassata, l'attrice interpreta una Charlotte dolce, un'idealista dell'amore romantico, passionale, impulsiva, gentile, sola e fragile. Dalla chioma rosso rame come i capelli della sconsiderata figlia ed un look impeccabile, questa Charlotte Haze risulta essere una donna ancora desiderabile e decisamente provocante, diversamente da come appariva Shelley Winters nella versione di Kubrick. L'attore statunitense, di origini italiane, Frank Langella è Clare Quilty, il noto sceneggiatore e commediografo teatrale che seguirà Lolita ed Humbert nel loro lungo girovagare. Sessualmente perverso e pedofilo, sarà l'unico uomo di cui Lolita s'innamorerà. Insieme progetteranno la fuga dall'inconsapevole Humbert, che seppur geloso di qualsiasi altro uomo sulla faccia della terra non sospetterà mai di questo ambiguo e misterioso individuo. 







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Questo Clare Quilty, con la collaborazione di Lolita, è la fonte del delirio di Humbert Humbert poiché appare come un'ombra, un fantasma, una losca figura, percettibile ma quasi mai visibile. Un personaggio noir, il cui volto e le caratteristiche annesse usciranno allo scoperto solo al termine del film. Comunissima liceale, viene scelta da Adrian Lyne fra 2.500 ragazze provinate, la allora aspirante attrice Dominique Swain, nome d'arte di Dominique Ariane Swain, si aggiudica il ruolo della trasgressiva Dolores Haze, ovvero Lolita. Sebbene non avesse mai avuto esperienze nel mondo del cinema o del teatro, la Swain si è mostrata all'altezza nel ruolo aggiudicatasi. All'epoca, in cui venne girato il remake Lolita, l'attrice aveva 17 anni e frequentava la Malibù High School. Il suo personaggio rapisce lo spettatore grazie al suo dolce candore, il suo tenero viso, il suo bellissimo sorriso, la sua esile ma affascinante figura, e la sua infantile simpatia che mette in secondo piano il suo egoismo, la sua arguzia, il suo materialismo e la sua crudeltà nei confronti di Humbert. La Dolores Haze di Dominique Swain è la "ninfetta-icona" che ancora oggi viene emulata da milioni di ragazze. Dopo il successo ottenuto con l'uscita del film Lolita, Dominique non ha ottenuto altri ruoli come protagonista in film di grande spessore e, a differenza di molte colleghe appartenenti alla sua generazione, non possiede una fama a livello internazionale. Il suo volto ed il suo inconfondibile sorriso, come il suo nome, vengono tutt'oggi legati alla Lolita di Adrian Lyne. 







Dominique Swain   3






Ben Silverstone, il cui vero nome è Benjamin Maurice Silverstone, riveste i panni del giovane Humbert Humbert. Le scene che lo vedono protagonista vengono girate in Francia. Nel Film di Adrian Lyne si fa riferimento all'"Hotel Mirana", una tenuta estiva che appartiene alla famiglia di Humbert, in una Cannes del 1921. Il suo Humbert Humbert è già un sognatore, un romantico, un passionale, sensibile e molto fragile ragazzo. Qualità che, nonostante il trascorrere del tempo, non perderà mai. Emma Griffiths Malin interpreta Annabel Leigh. Emma è un'attrice londinese. I nonni erano gli attori Mark Eden e Joan Le Mesurier. A causa della sua improvvisa morte, Humbert si autoprecluderà di crescere interiormente come uomo, ricercherà sempre la figura di Annabel in ragazze giovanissime che lui definisce "ninfette", anche dopo essersi lasciato alle spalle gli anni della giovinezza. Non riuscirà ad amare nessun'altra finché conoscerà Dolores Haze.


Premi e riconoscimenti
Lolita fu candidato a 4 Premi Oscar.
•   Jeremy Irons vinse il Premio Oscar come Miglior Attore protagonista.
•   Melanie Griffith si aggiudicò un Golden Globe come Miglior Attrice.
•   Dominique Swain vinse il premio Best Kiss agli MTV Movie Awards.
•   Nessun premio di spicco per l'attore Frank Langella.


Colonna sonora
Le musiche di Lolita sono state composte, orchestrate, arrangiate ed eseguite da Ennio Morricone, vincitore di un Premio Oscar alla Carriera come Miglior Compositore di Colonne Sonore per il Cinema. La colonna sonora ed i vari temi musicali sono stati composti unicamente per la Lolita di Adrian Lyne. Di seguito, l'album musicale che raccoglie i suoi lavori e le canzoni di altri artisti della vecchia musica leggera americana.



1 commento:

  1. Ciao Gabry,
    sono Lorena Rossetti, sto leggendo il tuo ultimo post sull’amicizia degli ex. Volevo già rispondere alle tue sollecitazioni ma ora devi ascoltarmi! Tra me e il mio ex è tutto finito e non voglio vederlo nemmeno dipinto al muro! Mi ha sempre mentito e ora ho saputo che è sposato. È un uomo più giovane di me, un collega del sud. Ha sempre sostenuto di essere separato con un figlio, che spesso andava a trovare. Anche io sono separata e per non mettere le due famiglie su fronti opposti, avevamo preferito per un periodo non convivere. Ma ora so per certo che è regolarmente sposato e mi ha tenuto nel limbo per sette anni. Cosa devo dirti, il mondo è pieno di gente spregevole che vive di fandonie e vuole doppie vite. Così loro vivono con i coniugi, si fanno l’amante e si riempiono la bocca di grandi amori “autenticamente falsi”. Quando gli ho chiesto spiegazioni ha detto che sono separati in casa e che al sud è meglio non creare precedenti perché la gente mormora. Capisci! Fa finta di vivere nel Medioevo. E’ solo un uomo di M … Nel tuo caso, invece, credo te la sia andata a cercare. Se una donna dice di non amare il marito, ma se lo tiene stretto, gatta ci cova. Se, poi, ha avuto altre storie è una serial killer, colpisce e fugge! Chi è veramente innamorata non accetta di convivere più con il marito. E’ una Mantide Religiosa, sembra che prega, ma poi uccide i propri partner. Fa finta di agire d’istinto ma è tutta studiata. Usa gli uomini come specchi, e quando nei loro occhi non è più la più bella del reame li butta via. Ma quale amore! E’ solo una perversa che gioca a fare la donna fatale. Dille di fare attenzione, però, gli specchi rotti, nel suo Medioevo, portano sette anni di guai. Un consiglio. Frequenta nuova gente non ci sono solo monete false e la prossima volta falla tintinnare su un sasso! Se fa un flop, stai alla larga. Ora sono incazzata e si sente. Gabry la prossima volta vorrei parlare del Blog, mi piace molto. Ciao Lorena67

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