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giovedì 23 maggio 2013

Analisi della passione amorosa







“ L'amore passione è come una follia, come una malattia da cui ci si difende “



Cos'è la passione amorosa o L'amore passione? Un tipo di innamoramento disperato, parossistico, travolgente. Pas­sione viene da patire, subire. L'amore passione è come una follia, come una malattia da cui ci si difende. Per questo la tradizione ha immaginato che potesse dipendere da un fil­tro. Ludovíco Ariosto ne l'Orlando furioso dice che nella fo­resta di Ardenna esistono due fontane: una dell'amore e una dell'odio. 





Angelica e Medoro - Tela di Peterzano





Se qualcuno beve alla fontana dell'amore si inna­mora della príma persona che incontra. Orlando beve alla fontana d'amore e si innamora di Angelica.
Anche nel mito di Tristano e Isotta l'innamoramento è dovuto ad un filtro d'amore. La storia è nota. Tristano cresce orfano alla corte di Marco, re di Cornovaglia, uccíde il gi­gante Morholt che terrorizza il paese, ma ne viene ferito. 





Ruggiero rescuing Angelica - Jean Auguste Dominique Ingres





Le onde lo portano in Irlanda, dove viene curato e guarito dal­la principessa Isotta la bionda. Dopo molti anni re Marco lo manda in Irlanda per prendere Isotta come sua promessa sposa. Nel viaggio di ritorno bevono il filtro d'amore che era stato preparato per gli sposi e si innamorano follemente l'u­no dell'altra. Tristano conduce ugualmente Isotta dal re. Isotta diventa regína, però il loro amore continua. Essi allo­ra fuggono in una foresta dove vivono finché il filtro finisce di agire. 





Neuschwanstein Bedroom - Tristan e Isolda Death





Ma tornati a corte, l'amore si rinnova. Dopo molte av­venture, Tristano sposa un'altra Isotta, Isotta dalle bianche mani. Ma, poiché è sempre innamorato di Isotta la bionda, non consuma il matrimonio. Ferito a morte fa chiamare l'a­mata regina di Cornovaglia che arriva innalzando una vela bianca, simbolo di speranza. La moglie, gelosa, però gli dice che la vela è nera. Tristano muore. La bionda Isotta muore anche lei abbracciata al suo amante. Quello di Tristano è un caso di impedimento estremo, perché vi si oppongono l'inviolabilità del matrimonio e la fe­deltà al re. 





Anna Karenina - Sophie Marceau





Altre volte gli impedimenti sono inferiori. Nel li­bro di Tolstoj, Anna Karenina, la società osteggia il divorzio. Anna è sposata ad un alto funzionario, ha un figlio. L'amore per il conte Vronskij irrompe brutalmente nella sua vita, la sconvol­ge. Vuol bene al marito che è un'ottima persona e, per mol­to tempo, è in preda al dilemma. Poi, quando si accorge di aspettare un figlio da Vronskij, gli parla del suo amore e si separa. Quando nasce la bambina e lei sta per morire, il ma­rito le propone di tornare con lui. Allora Vronskij tenta il suicidio. A questo punto Anna decide di divorziare e di an­dare a vivere con l'uomo che ama. Emarginati dalla società di San Pietroburgo, si trasferiscono in campagna, dove vivo­no come due esuli. Però a lei basta l'amore, a Vronskij no





Edmund Blair Leighton - Abelardo ed Eloisa





Ha nostalgia della vita militare, dei suoi commilitoni. Anche Anna soffre, sente la mancanza del figlio rimasto col marito. Ma soprattutto è angosciata perché si accorge che Vronskij è distratto, la sua mente è altrove, pensa alla vita di un tempo. Per lui l'esilio amoroso è diventato una sorta di prigione. Anna, non sentendosi più amata, si uccide. Quand'è che l'innamoramento assume una forma parossistica, passionale? Quando è ostacolato. La passione amorosa divampa quando un vero amore incontra ostacoli tanto esterni come interni. Non basta un impedimento esteriore





La Principessa Ginevra nomina Lancillotto suo cavaliere





Occorre anche il conflitto interiore, il dilemma. I drammi amorosi del medioevo sono l'espressione di un conflitto mortale fra l'indivìduo e la socìetà dell'epoca. L'in­namoramento è l'espressione della scelta dell'individuo con­tro le ímposízioni, le regole della collettivítà in cui vive. I ma­trimoni erano combinati dalle famiglie per ragioni economi­che o dínastiche fin da quando erano bambini. Nel clero era obbligatorio il celibato. L'innamoramento perciò si presen­tava come infrazione delle più sacre regole sociali ed era an­titetico allo stesso ordine matrimoniale. 





Dante Gabriel Rossetti - L'ultimo incontro tra Lancillotto e Ginevra - 1854





Però questa potenza nascente non poteva ancora rovesciare l'ordine costituito. L'innamoramento non aveva ancora la forza per diventare la base del matrimonío. Perfíno Eloisa, in un primo tempo, ri­fiuta di sposare Abelardo, perché pensa che il matrimonio non abbia nulla a che fare con l'amore. Essa aspira ad una unione dei corpí, dei cuori e dell'intelligenza dí cui non vede l'esempio nelle famiglie attorno a sé. L'amore di Trístano ed Isotta, di Lancillotto e Gínevra il­lustrano questo stato di conflitto di cui gli episodí della tra­gedia di Abelardo ed Eloísa o di Paolo e Francesca sono gli esempi storicí concreti. 






Paolo e Francesca - Amos Cassioli - 1870





La passione è il prodotto di una lot­ta mortale per il proprio amore e che, infatti, termina pro­prio con la morte. L'avvicinamento fra amore e morte è il prodotto di un dramma sociale, il fallimento dí un compito rivóluzionario. De Rougemont sbaglia quando, partendo da questi esempi, sóstiene che la passione amorosa è un desiderio dí morte. Egli osserva che gli amanti sono pieni di contraddi­zioni. 





Denis De Rougemont 





Si amano e lottano contro il loro amore, si pentono e continuano a peccare, mentono e si dichiarano innocentí, si lasciano e poi si cercano: «In realtà» conclude «tutti i grandi amanti si sentono trasportati al di là del bene e del male, in una specie di tràscendenza che li libra sulle nostre comuni condízioni, in un assoluto indícibile, incompatibile con le leggi del mondo, ma che per loro è più reale di questo mon­do. La fatalità che li domina, alla quale si abbandonano ge­mendo, sopprime la contrapposizione del bene e del male, li conduce addiríttura al dí là dell'origine di tutti í valori mo­rali, al di là del piacere e della sofferenza, al di là della sfera in cui si distingue, in seno alla quale i contrari si escludo­no». 





Lolita - Dominique Swain





Noi abbiamo imparato che queste straordinarie pro­prietà sono tipiche dello stato nascente. Nello stato nascen­te, infatti, non valgono le dicotomie della vita quotidiana. Esso va effettivamente «al di là del bene e del male», e il do­vere coincide col piacere. Però lo stato nascente è sempre anche progetto, è sempre ristrutturazíone della vita quoti­diana. Si cala nel mondo, si fa istituzione. Quando questó progetto fallisce, quando gli è preclusa la strada della co­struzione di una comunità, prevale il desiderio di fuggire la realtà, e si affaccia, quasi seducente, il desiderio di morte. La morte è un'alternativa che gli innamorati hanno sempre pre­sente, perché sentono di non poter vivere senza la persona amata





Lolita - Dominique Swain  2





Perché sanno che esiste qualcosa che è più importan­te della loro vita personale. Questo però non significa asso­lutamente che essi desiderino morire. Essi desiderano vive­re, desiderano disperatamente vivere. Ma hanno un ideale di vita a cui non possono rinunciare. Nel romanzo Lolita la passione nasce perché Humbert non riesce a farsi amare dalla ragazzina. È convinto che lei non possa amarlo perché è troppo giovane e lui un uomo adulto. In realtà lei ama un altro e fugge con lui. Humbert la ritrova solo anni dopo, invecchiata, incinta, e si accorge che continua ad amarla, che l'avrebbe amata per sempre. Ma Lo­lita ormai è spenta, distrutta dal grande amore che l'ha delu­sa, dall'uomo che le «ha spezzato il cuore». Allora Humbert le lascia i pochi soldi che gli sono rimasti e va ad uccidere chi le ha fatto tanto male ed ha distrutto la sua vita. La storia, che, all'inizio, sembra una squallida vicenda erotica, si di­mostra una passione, un tentativo di trasformazione rivolu­zionaria per entrambi. E che, per entrambi, fallisce.


Lolita - Dominique Swain  3



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