"Non avete letto che il Creatore li creò da principio maschio
e femmina e disse che per questo l'uomo (...) si unirà a una moglie e questi saranno
una carne sola?
Gesù di Nazaret
era sposato? Molto probabilmente no. Praticava il
celibato? Quasi sicuramente sì, vista la sua vicinanza alla setta
ebraica degli esseni.
Ma che amasse le donne è un fatto accertato dagli storici: non solo le amava come persone, ma
riconosceva loro anche dignità e rispetto. Secondo
la teologa americana Elisabeth Schussler, che
ha approfondito forse più di tutti i rapporti fra Gesù e il sesso femminile, le
donne di oggi devono sapere che il primo femminista fu, oltre 2 mila anni fa,
proprio lui, il Messia. «Gesù si pose in forte
rottura con le usanze palestinesi dell'epoca: la legge ebraica, nell'interpretazione dei
farisei, dava ben poco
spazio alle donne» osserva Remo Cacitti,
docente di storia del cristianesimo antico all'Università di Milano. «Si pensi
alle norme sulla purezza, che impedivano qualsiasi contatto durante il ciclo mestruale.
Guercino - Cristo e la samaritana |
Le
donne non mangiavano con gli uomini. Non
partecipavano alle discussioni in pubblico, non potevano uscire, se non per lavorare nei campi
o per prendere l'acqua; dovevano
portare il velo. Non potevano testimoniare ai processi e potevano essere ripudiate anche per futili motivi». Una
"comune" di seguaci Lo storico ebreo Flavio
Giuseppe (I secolo d.c.) ricorda che per la legge "la
donna è inferiore all'uomo in ogni cosa". «Nel tempio» aggiunge Cacitti «Non
avevano accesso alla sala
del sacrificio (riservata agli uomini): potevano stare solo in un'area
marginale. Gesù ha combattuto in un modo impensabile, per quei tempi, tutti i tabù sulle donne». Il
motivo era forse legato più alla sua battaglia sociale che a quella teologica.
Quando diceva "gli ultimi saranno i primi" nel nuovo Regno (un tempo
di giustizia che lui immaginava prossimo e in parte attuabile subito con
comportamenti concreti), si riferiva agli emarginati:
malati e perciò ritenuti
impuri e peccatori; persone
con problemi psichici, che allora erano considerate indemoniate; poveri e
pubblicani (ovvero esattori delle tasse, di livello sociale anche alto,
però malvisti dalla gente).
Joseolgon - Gesù e la Maddalena |
In questa vasta categoria di "ultimi", il
sesso femminile era largamente rappresentato: prostitute,
donne ripudiate, vedove, tutte particolarmente svantaggiate in una
società patriarcale. Non solo i ricchi ("Difficilmente
un ricco entrerà nel regno dei cieli" dice Gesù in Matteo 19,23),
ma lo stesso fondamento della società ebraica, la famiglia patriarcale, fu da
lui duramente attaccato. Come? Con la vita comunitaria
che proponeva ai suoi seguaci di ambo i sessi: dovevano uscire dall'ambito familiare
per diffondere la nuova fede, cosa che per le donne poteva costituire una vera liberazione da
padri o mariti autoritari. L'affermazione di Gesù riportata nel Vangelo di Marco (3,34) "Ecco mia madre e
i miei fratelli" riferendosi ai suoi seguaci, spiega
quanto fosse forte l'alternativa della comunità. Gesù proponeva, invece del
digiuno, un pasto comunitario (che poi
diventerà la santa messa), e tra i discepoli le donne
dividevano la mensa con gli uomini. Erano, insomma, diventate soggetti del rito religioso, non più vissuto per
concessione dell'uomo o attraverso di lui.
Giotto - Cappella degli Scrovegni - Resurrezione (Noli me tangere) |
«Fra i discepoli» conferma Cacitti
«vi erano anche molte donne (Maria di Magdala,
cioè la Maddalena, Giovanna, moglie di Cusa,
Susanna e tante altre, citate per esempio
nel Vangelo di Luca 8, 2-3). Fatto davvero
importante, quasi tutti i Vangeli canonici concordano nel dire che, una volta
risorto, Gesù apparve per primo alle discepole».
In due ricostruzioni apparve a Maria di Magdala
(Marco 16,9 e Giovanni 20,14-18) e in un'altra (Matteo 28,9) anche a Maria di
Cleofa. «Sono le donne che avvertono i discepoli maschi del grande
evento: sono loro insomma le prime inviate di Gesù
per l’annuncio della sua resurrezione» argomenta Cacitti.
Alexander Ivanov - Apparizione di Cristo alla Maddalena - 1834 |
L’analisi dei Vangeli
consente di scoprire, attraverso le concordanze fra i diversi autori, i punti di rottura con la tradizione patriarcale
dovuta all'emancipazione femminile sostenuta da Gesù. Un esempio? L'episodio
della donna che da 12 anni soffriva di emorragia
uterina, e per questo motivo era considerata impura ed era emarginata (Matteo 9,20-22; Marco 5, 25-34): sfidando il tabù
dell'impurità, Gesù si fa
toccare da lei il mantello, sente che le forze gli vengono meno, ma
decide di guarirla. La chiama "figliola di
Israele" e le dice di essere felice. Altro atteggiamento
rivoluzionario per l'epoca era quello di rivolgersi
anche ai non ebrei nella predicazione come nell'aiuto. Nell'episodio
della madre cananea (Matteo 15,22-28), una
volta tanto è Gesù a essere spinto a fare una cosa giusta: per merito di una donna. Il problema era se guarire o
no la figlia di una pagana. Alla richiesta della donna di guarire sua figlia
indemoniata, Gesù disse: "Non
sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele (...)
Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini". Ma Gesù
recede da questa posizione di chiusura quando la donna gli ricorda che anche i cagnolini si cibano
delle briciole quando cadono dalla tavola. Sono molto spesso donne non giudee a credere in Gesù, come
nell'episodio della samaritana al pozzo. C'è poi il famoso capitolo in difesa dell'adultera
("Chi è senza
peccato...") oppure quello del fariseo
e la peccatrice (Luca 7, 36-49), che viene perdonata. O ancora, le
risposte di Gesù ai farisei sul divorzio. «In un tempo in cui il dibattito era
se ripudiare la moglie per
adulterio o perché aveva sbagliato a mettere il sale nella minestra»
dice ironicamente Cacitti «lui aveva una posizione sul matrimonio più equa per
la donna».
Paolo Veronese - La samaritana al pozzo |
In Matteo 19, 4-9, Gesù dice: "Non
avete letto che il Creatore li creò da principio
maschio e femmina e disse che per questo l'uomo (...) si unirà a una
moglie e questi saranno una carne sola? (...)
Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le
vostre mogli, ma all'inizio non era così. In verità vi dico: chiunque ripudia la propria
moglie, se non in caso di concubinato,
e ne sposa un'altra commette
adulterio". Gesù tendeva a parificare l'uomo e la donna, a sfumare
i confini del maschile e del femminile. Secondo Schussler
interpretava Dio in un modo nuovo: avrebbe sposato il concetto di Dio-Sophia (spirito-sapienza). Gesù, figlio di
Dio, è anche Sophia e questa è sia maschile sia femminile. «Gesù era
interessato al superamento dei sessi» afferma Cacitti «atteggiamento che si
riflette quando spiega ai
farisei che se uno in vita ha sposato 7 mogli, le ritroverà nel regno
dei cieli per condividere con tutte un amore più profondo di quello della
carne». Significativo anche l'episodio che
ha ispirato il libro di Schussler In memoria di lei.
È riportato in tutte le versioni evangeliche ed è ambientato durante la cena di Betania, non molto
prima della cattura e della morte di Gesù. Una donna unge con olio prezioso i piedi (oppure
la testa, secondo le versioni) di Gesù, in un rito che, per Schussler, era destinato solo a un
Messia: dunque, un rito che attribuisce un ruolo
profetico alla donna.
(Gesù, femminista ante litteram 1 segue)
Prof Gabriele inoltro il caso di specie del Dott. Richard von Krafft-Ebing, autore di “Psychopathia sexualis” Caso n. 134 - La sig.ra X di anni 52. Di buona famiglia, sposata e dirigente di pubbliche relazioni in un’azienda. Tenore familiare medio alto. Marito, capo del personale in un industria, laureato, brillante, deciso, capace. Lei colta, laureata, preparata, intelligente con due figli adulti. Unico uomo ufficiale il marito, ma ufficiosamente ha avuto diversi amanti tutti incontrati sul lavoro o nelle cerchie di amici e conoscenti. Molto bella, raffinata, femminile. Narcisista, tiene molto all’aspetto e alla femminilità che gestisce in competizione con tutte le donne degli ambienti cui entra in contatto. Da ragazza ha avuto un solo fidanzato, il marito, che da 18 a 27 anni è rimasto l’unico partner. In seguito, dopo l’esperienza lavorativa ha avuto, come detto, diversi amanti con caratteri opposti al marito, con un unico denominatore comune, la relazione difficile, quella competitiva o relazioni in ambienti soggetti a tensioni. Tutte componenti in cui il rischio si configura come pathos eccitante che aumenta la capacità di avere orgasmi lunghi e snervanti. Attualmente il menage familiare è spento, ciò nonostante per contenere il suo formidabile appetito sessuale, la donna alterna flirt o amanti con relazioni in media da un anno, a tre anni. La massima espressione sessuale viene consumata in auto, in alberghi a ore, nel suo ufficio o in quello degli ospiti. L’eccitazione raggiunge il parossismo se immagina che qualche amico o collega assiste alle sue performance. Una porta chiusa o socchiusa, la presenza di un uomo che la desidera, manda in visibilio il suo desiderio sessuale. Si masturba durante il coito e gli orgasmi sono sempre clitoridei, mai vaginali. Raggiunge diversi orgasmi durante il rapporto, in alcuni casi fino a 10, ma tutti clitoridei, con le mani o il dito medio, mentre consuma frettolosamente un coito vaginale o anale. Riferisce che non è il partner a farla godere, ma la situazione di proibizione o di pericolo che circonda la vicenda. Fare sesso in ascensore, nella toilette, in ufficio, in auto, ma anche in casa, se pensa al rischio di persone o familiari che potrebbero bussare in ogni momento, rappresenta una frustata di adrenalina che il menage familiare non le possono offrire. La situazione di pericolo, di proibito, di rubato o di competizione, innesca il masochismo femminile, locuzione tanto cara al Dott. Richard von Krafft-Ebing, autore della monumentale “Psychopathia sexualis” opera citata. Se serve copio l’opera originale e inoltro tramite mail. Dott.sa Bianchi Giovanna45
RispondiEliminaSalve sono Benedetta Arduino,
RispondiEliminaho anch’ io un blog sull’amore! Ma non ho mai visto tante notizie, curiosità, autori ed esperienza in materia. Insegno Psicologia dello sviluppo al Liceo Pedagogico. Ho letto che sei docente ed abiti a Salerno. Sei certamente più maturo di me. Dalla foto vedo che sei una persona aperta ed ispiri fiducia. Hai un volto regolare e (civetteria) ti ritengo interessante! Nel blog spazi dalla religione alla psicanalisi dal fatto di costume al delitto passionale dalla letteratura ad una bibliografia immensa. Cercavo una nota all Intervista sull Amore di James Hillman e Google ha trovato te! Dopo la maturità ti porto in vacanza con me e sotto l’ombrellone leggo le tue recensioni. Continua così. Ci sono 122mila contatti, 94 collaboratori, 900 commenti e 296 post! Ti assicuro e difficilmente mi sbaglio, il tuo mi ha lasciato senza fiato per ricchezza e competenza. Beata chi ti sta accanto l amore li è a portata di mano. Auguri, sei un punto fermo, ti seguo sempre. Benedetta67
Caro Gabry,
RispondiEliminapuoi pubblicare sul tuo blog un mio articolo? Credo ti interesserà molto riguarda “I neuroni specchio e l’amore” del Prof. Giacomo Rizzolatti. Pensa è in odore di Nobel per la sua scoperta dei neuroni specchio degli anni 90! Amo il tuo Bolg. A volte lo leggo come un mio diario. E poi mi piaci, ma non avertene a male per tua moglie. Non ho ancora capito se sei separato o sposato. Ma mi intriga leggerti. Ciao, per cose buone. Ti leggo sempre. Debora65