AMICIZIA, EROTISMO E INNAMORAMENTO 3
L’erotismo e l’amicizia
La stragrande maggioranza degli sforzi compiuti dalle coppie sono inutili
non perché non esista un'arte della seduzione e dell'erotismo. Ma perché
in loro manca l'amore e questo, invece, non può essere appreso. È l'amore che
tiene uniti, sia amore materno, innamoramento, o amicizia. Se manca l'amore,
l'erotismo, proprio perché è una prestazione, non riuscirà a salvare la
relazione. Il successo della prestazione dipende dal desiderio che io ho
di piacere; dalla volontà, dalla tenacia che io metto nel conquistare, nel
sedurre l'altro. Ma perché devo farlo se non lo amo? Se non è mio amico? Le coppie che vanno al consultorio vogliono continuare ad
esistere come coppie, vogliono durare. Esse considerano l'erotismo un mezzo per
la loro esistenza e la loro durata. Ma l'erotismo, nella sua forma pura, non ha il minimo
interesse all'esistenza e alla durata. Vuole il
piacere straordinario e basta. È disposto
Anna Galiena |
a creare la messa in scena,
l'artificio, ma a condizione di trovare, in modo abbondante, ciò che cerca. Se deve fare fatica, se il dovere supera il piacere,
lascia perdere.
Le
relazioni erotiche, a differenza dell'amicizia e dell'amore, possono cessare
istantaneamente, senza rimpianto, senza rimorso e senza rancore. L'amore cessa solo dopo innumerevoli frustrazioni.
L'amicizia muore per trauma, quando è tradita o delusa. Anch'essa, perciò,
cessa con dolore, con amarezza, e lascia un senso di delusione che può durare
molto tempo. Invece la relazione erotica
svanisce dalla sera alla mattina, senza lasciare traccia. La persona con cui
eravamo abbracciati, frementi, dicendo “amore, amore” diventa una come le
altre. Molti cosiddetti innamoramenti, o “cotte”, o “infatuazioni”, sono
soltanto delle relazioni erotiche arricchite di romanticismo.
L'amicizia non si autocompiace mai
di se stessa, la sessualità sì. Durante il rapporto erotico la gente si dice
reciprocamente: “come mi piaci, come è bello stare con te, come sto bene con
te, come stiamo bene insieme”. L'erotismo richiede di gridare il piacere, il
proprio piacere e il piacere di stare con l'altro, di stare assieme. Non c'è
nessun pudore. Anzi la relazione erotica si alimenta delle dichiarazioni di
piacere reciproco. Al contrario l'amicizia è schiva, pudica, silenziosa.
Due amici non si diranno mai “come stiamo bene insieme”. L'amicizia è un
piacere, produce una grandissima contentezza. Ma è un tipo di contentezza che
non si dice. Poter finalmente ricambiare un favore ad un amico che ci ha
aiutato tanto nel passato, è una felicità. Una gioia da ballare e saltare. Ma
non possiamo dirglielo. Se glielo diciamo, se gli diciamo: - vedi, adesso che
posso ricambiarti il favore, sono felice come un bambino”, lui resterà
imbarazzato.
Anna Galiena 2 |
E allora anche la nostra felicità svanisce.
Per questo dobbiamo saper tenere
l'emozione per noi. È un fenomeno curioso. All'amico a cui raccontiamo le
nostre emozioni più segrete, non possiamo dire quelle che riguardano lui. Ma è
logico. L'atto che facciamo per l'amico è intrinsecamente virtuoso, perciò non
può ostentarsi, non può autocompiacersi. Non si
può dire: “guarda come sono virtuoso”. Perché una virtù che si ostenta non è
più una virtù. Nessuno può vantarsi della sua virtù. Non posso dire: “io sono
modesto, generoso e altruista”. Nel momento stesso in cui lo penso divento
immodesto ed egoista. Non posso compiacermi di ciò che è l'essenza di
ogni atto morale: il disinteresse, l'amore per l'altro, il preferire lui a me. Il compiacimento è, per definizione, egoistico.
Anna Galiena - Voglia di tenerezza |
È questo il motivo per cui noi, pur essendo
pieni di gioia, non possiamo correre dall'amico e dirglielo: perché ciò che
facciamo appartiene al registo, delle virtù. Abbiamo detto, fin dall'inizio,
che l'amicizia è la forma
etica dell'eros. È questo il motivo per cui una vera, profonda amicizia,
tende a non mostrarsi. Chi va in giro a dire: “Il tale, ma è un mio carissimo
amico! Il tal altro, ma siamo amicissimi!” in genere non ha affatto un profondo
rapporto di amicizia con costoro. Vuol dire che è in buoni rapporti con loro,
che li conosce bene, che può ottenerne un favore, che gode presso di loro di un
certo credito, ma nulla di più.
Gli innamorati si giurano
eterna fedeltà. Gli amici non giurano mai, non si
promettono niente. Se io prometto amicizia ad un mio amico costui mi guarderà
come si guarda un matto. Dicendo “ti amerò per sempre”
l'innamorato getta se stesso ai piedi della persona amata. Come il “ti ho
sempre amato”, è una resa senza condizioni. Però, nello stesso tempo, è una
richiesta, dà diritto ad un elogio, aspetta un riconoscimento di eroismo.
Nell'amicizia frasi come “sarò tuo amico per sempre”, o “ sono sempre stato tuo
amico” si usano solo quando l'altro non ci crede e, quindi, quando l'amicizia
non esiste. Fra due veri amici questo tipo di cose non si dicono o sono
presupposte.
Anna Galiena 3 |
Sul terreno morale nessuna
virtù, neppure l'eroismo, ha il diritto di vantarsi, di ostentarsi. Molti ritengono che l'amicizia sia caratterizzata da
una specie di mediocrità, che rifugga dalle decisioni gravi, dagli atti
coraggiosi, eroici. Non è affatto così. Quando
esaminiamo i comportamenti concreti di due innamorati ci accorgiamo che,
spesso, di eroismo ce ne è stato molto poco. C'è stata, invece, molta
magniloquenza. L'eroismo
dell'amicizia è stoico, non ammette chiacchiere. Qualunque cosa faccia
si limita a dire “non c'è di che” e non vuol sentire altro.
Solo l'amicizia, fra le
numerose forme di amore, ha questa pudicizia virtuosa. La
madre abbraccia estasiata suo figlio, lo trova bellissimo, stupendo, il più
bello e il più intelligente del mondo. Gli innamorati si gridano il loro amore.
In entrambi i casi non c'è egoismo, c'è altruismo e questo altruismo non
scompare gridandosi. Questo è possibile perché le due persone sono quasi fuse.
Dove finisce la madre e dove incomincia il figlio? Dove l'amante e dove
l'amato? In questo tipo di amore, egoismo ed altruismo perdono di senso perché
il vero oggetto trascende le due singole persone individuali.
Nell'amicizia, invece, l'altro resta, e deve restare, totalmente se stesso. Nei
suoi riguardi non posso mai, neppure per un istante, confondere egoismo ed
altruismo. Tutte le virtù
devono conservare con chiarezza la loro natura. Io, nei riguardi dell'amico,
devo restare sempre altruista, sempre onesto, sempre sincero, sempre modesto,
sempre corretto. Quando non lo sono, l'amicizia svanisce. Se lo sono non
posso compiacermene. Per questo l'amicizia è silenziosa e pudica.
Può l'erotismo
coesistere con l'amicizia?
Abbiamo visto che sono diversi e che non possono essere confusi. Ma questo non
significa che debbano essere incompatibili. Incominciamo, intanto, ad
esaminare, più in generale, il rapporto che esiste fra alcuni sentimenti
amorosi.
Anna Galiena 4 |
Amicizia
ed innamoramento sono cose diverse e incompatibili. Se al mio amato io dico:
“restiamo amici”, significa che non lo amo più. L'amicizia è
incompatibile anche con l'amore che emerge come forma stabile
dall'innamoramento. L'amore che esce dall'innamoramento (istituzione) ne
conserva i caratteri essenziali. Le persone che si amano in questo modo possono
avere degli incontri sul tipo di quelli che hanno gli amici. Però il loro
affetto è esclusivo, sono spesso gelose sul piano sessuale; lo sono sempre,
comunque, di un altro innamoramento. Il noi della coppia è una collettività
solidale, con mutui doveri, con un forte controllo reciproco. E questo è il
contrario dell'amicizia. Introdurre in questa
coppia la liberalità dell'amicizia vuol dire distruggerla. L'amicizia è
anch'essa una forma di amore, ma totalmente, diversa. L'erotismo,
invece, non può nemmeno essere considerato una forma di amore. Non produce, per sua natura, una
relazione stabile. Non è, in termini psicoanalitici, uno stabile
investimento oggettuale o, perlomeno, non lo è nella maggioranza dei casi.
L'erotismo, perciò, non si pone in alternativa alle altre forme di amore. Si
può combinare con esse dando luogo a configurazioni particolarissime.
Anna Galiena 5 |
Combinandosi
con l'innamoramento lo sacralizza, lo rende sublime. Il corpo erotizzato della
persona amata suscita reverenza e adorazione. In questo caso l'erotismo perde
il suo carattere di infrazione, di violazione. Ma perché l'innamoramento è esso
stesso trasgressione, rivoluzione. La combinazione dell'erotismo con
l'amore istituzionale che emerge dall'innamoramento è un po' più difficile. Per
essere se stesso l'erotismo deve ricreare una distanza rispetto alla tenerezza
dell'amore. L'erotismo vuole emozioni violente e nuove,
è minacciato dalla quotidianità senza problemi. Talvolta, perciò, la
combinazione dell'erotismo con l'amore, dopo un certo tempo, si scioglie e
l'amore si deerotizza, diventando affetto, dolcezza, lealtà. Un amore deerotizzato, comunque
resta amore, non svanisce. Può anche rinascere all'erotismo, rivitalizzarsi,
perché è l'erede dello stato nascente e ne conserva le proprietà.
Il rapporto dell'erotismo con
l'amicizia è più difficile ancora. L'amicizia è totalmente eterogenea rispetto
all'erotismo. In genere, nel rapporto fra i due sessi, c'è un momento in cui
l'incontro può evolvere tanto verso l'erotismo come verso la relazione amicale.
Quasi sempre viene compiuta una scelta: o da una parte o dall'altra. Eppure amicizia ed erotismo possono convivere. È possibile una
amicizia fra due persone di sesso diverso che hanno avuto o che hanno relazioni
erotiche fra di loro. Lo stesso vale per persone dello stesso sesso nel
caso di omosessuali. È possibile perché l'amicizia sa vivere di vita autonoma,
non ha bisogno dell'erotismo e non viene, perciò, neppure minacciata dalla sua
frivolezza.
L'erotismo
da solo non si prolunga in amicizia. L'attrazione erotica può alimentarsi di
cose assolutamente incompatibili con l'amicizia, come la volgarità, il
capriccio, la menzogna. L'erotismo è per sua natura ambiguo, dice di sì e di no
allo stesso tempo. È impossibile che, da
una relazione fondata esclusivamente su queste basi, possa derivare la
cristallina positività dell'amicizia. Quando, però, l'amicizia esiste già, o si
costruisce per conto suo, attraverso gli incontri, quando il rapporto fra le
persone è fondato su solide fondamenta etiche, l'erotismo non lo distrugge.
Anna Galiena 6 |
L'erotismo non produce amicizia, ma l'amicizia è compatibile con
l'erotismo. Nell'amicizia erotica, quello che
conta è la filigrana di incontri. Quello che conta è la confidenza, la fiducia,
la lealtà spirituale. Se queste ci sono, se l'erotismo è solo una componente
dell'incontro, può vivere accanto all'amicizia cosi come può vivere accanto
all'amore sorto dall'innamoramento. Si differenzia da questo soltanto perché
non è geloso, esclusivo, perché non pretende il possesso totale, continuo,
della persona. L'erotismo, nell'amicizia, è sempre un'appendice, qualcosa di
inessenziale, che non interferisce e non deve interferire con i fondamenti
dell'amicizia. Ma se riesce a non interferire, se non diventa oppressivo,
possessivo, se resta leggero
come un dono non richiesto, allora può vivere e a lungo.
Nella amicizia erotica,
l'amicizia incomincia dove termina la seduzione, dove cessa la manipolazione ed
il potere. L'amicizia erotica vera è fatta di slancio, senza calcolo, generosa per
crescere e far crescere. Senza meschini calcoli di pro e contro, senza volontà
di trattenere, di dirigere, di influenzare, di spingere in una direzione. Amico è chi riceve bene l'amico e fa
ciò che piace a lui. Tanto se era atteso, come se viene all'improvviso.
L'amico dà senza chiedere, riceve senza domandare. Se l'erotismo riesce a
diventare queste cose e qualche volta ci riesce - allora è
compatibile con l'amicizia. In
caso contrario la distrugge.
Nessun commento:
Posta un commento