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domenica 15 dicembre 2013

Carlo Castellaneta . Alla ricerca di una vita possibile (Antonella Clerici)




Carlo Castellaneta. Alla ricerca di una vita possibile






Ho sempre pensato, e continuo a pensare, che alla fine della vita sapremo di noi stessi, nel migliore dei casi, l'ottanta per cento di quanto ci serviva per essere felici. Perché nell'altro venti per cento ci sono tutte le contraddizioni irrisolte che ci siamo portati dietro fino all'ultimo giorno, i dubbi, le paure, le illusioni che ci hanno accompagnato dall'infanzia alla vecchiaia, intrecciati in modo così complesso da non riuscire mai a venirne a capo.




Antonella Clerici - Dal calcio ai fornelli - Quanta strada !!!







In effetti il segreto di un'esistenza felice sarebbe proprio questo: saper identificare al momento giusto i nostri bisogni profondi, cioè dove sta il nostro bene. Si direbbe un traguardo elementare, se non fosse che, a quella che possiamo definire "la voce della coscienza" che dovrebbe guidarci senza sbagliare la rotta, si oppongono giorno per giorno centinaia di altri richiami.

Sono voci esterne, molto spesso futili, che però non possiamo fare a meno di ascoltare, e che mettono in dubbio le certezze del giorno prima. In quella zona oscura del nostro essere, in quel buio insondabile del venti per cento sconosciuto, si scontrano le pulsioni più varie: la saggezza è messa in crisi dall'ambizione; la serenità è continuamente aggredita dalle tentazioni; le passioni si fanno beffe della ragionevolezza. E il passare del tempo anziché placarsi spalanca nuovi inquietanti interrogativi.







Antonella Clerici - Dal calcio ai fornelli - Quanta strada !!!







E se andassi a vivere in campagna? E se tornassi a stabilirmi in città? E perché continuo a pensare a quella donna che conosco appena? Oppure è il lavoro che non mi dà più soddisfazione? E a chi potrei confidare questa inquietudine?

Così si agitano dentro di noi le passioni più diverse, a volte in contrasto l'una con l'altra. Potrei fare un figlio. Oppure lasciare il lavoro e girare il mondo. Dare un senso alla mia vita impegnandomi nel volontariato. O magari farmi un amante…







Antonella Clerici - Dal calcio ai fornelli - Quanta strada !!!







Paradossalmente siamo immuni da queste suggestioni quando siamo preoccupati da un problema serio, economico o di salute. Altrimenti la mente non cessa di inseguire le sue chimere. Anche quando credevamo di sapere ciò che volevamo, la realtà si è incaricata di smentirci. O meglio, siamo noi che siamo cambiati. E adesso diciamo: no, non è questa la persona che desideravo, non è questo il mestiere che volevo, non è questa la vita che sognavo.
Avevamo intravisto uno spiraglio di luce, e subito la porta si è richiusa sul buio.







Antonella Clerici - Dal calcio ai fornelli - Quanta strada !!!







Come uscire allora da questo vicolo cieco? Simile a un treno in corsa che attraversa fasci di binari, la spinta dei desideri apre e chiude gli scambi, si entusiasma e si deprime, incapace di scegliere il binario definitivo. Ma chi sarà in questa corsa il vero macchinista del treno? Noi o le nostre debolezze? Conoscere i nostri punti deboli, intanto, sarebbe già un buon risultato. Il guaio è che alle debolezze siamo affezionati molto più che alle nostre virtù, e anche quando le conosciamo è molto difficile opporvisi. Le debolezze chiedono di essere blandite, soddisfatte, sanno persino ammantarsi di nobili ragioni. Ma prima o poi ci presentano il conto, quasi sempre quando l'errore è stato commesso o l'abbaglio consumato.







Antonella Clerici - Dal calcio ai fornelli - Quanta strada !!!







Così fragile è la natura umana da indurci a prendere decisioni di cui ci pentiremo, solo perché dettate da pura vanità o da sollecitazioni esterne, che niente hanno a che fare con un bisogno profondo. Oppure operiamo scelte secondo la convenienza, ispirate da illusori calcoli che nascondono invece le nostre paure. E sotto questo aspetto si può ben dire che il destino è la somma delle nostre fragilità.
Vi sono periodi in cui sembra essere il Caso a governare l'esistenza, e allora abbiamo bisogno di tutta la Fortuna possibile, poiché ci sentiamo in balia dei venti. In altri periodi invece abbiamo la sensazione esaltante di essere noi da soli a reggere il timone, che è poi la consapevolezza delle nostre forze.







Antonella Clerici - Dal calcio ai fornelli - Quanta strada !!!







Comunque, quale che sia il nostro comportamento, passivo o attivo, continuiamo a navigare a vista, senza carte né strumenti di bordo, dando piccoli colpi di timone per correggere la rotta appena avvistiamo qualche scoglio. Ma siamo sicuri che sia questo piccolo cabotaggio la vita che abbiamo vagheggiato da giovani? Cioè quando sognavamo le grandi traversate?
Credo che risieda in questa sperequazione tra progetto e riuscita il nocciolo della nostra scontentezza. Presi nel vortice di continui cambiamenti sociali e mutamenti di valori (fra i quali primeggia il mito del denaro, e in secondo luogo del successo) arranchiamo come cani di un cinodromo dietro la lepre che non raggiungeranno mai.







Antonella Clerici - Dal calcio ai fornelli - Quanta strada !!!








L'usa e getta che la società ci impone come modello ci lascia alla fine con un pugno di mosche. Questo lo sappiamo, ma senza cadere in un rifiuto totale, che sarebbe irrealizzabile, sentiamo tuttavia un bisogno di certezze che diano più senso alla vita. Non esistono nella vita istruzioni per l'uso, e dunque l'empirismo è d'obbligo quando si parla di felicità individuale. Cioè di qualcosa che riguarda prima di tutto la sfera dei sentimenti (non soltanto amorosi) che sono per loro natura labili e soggetti a continue oscillazioni.







Antonella Clerici - Dal calcio ai fornelli - Quanta strada !!!







Così consumiamo le nostre giornate spendendo quel poco o tanto di coraggio che abbiamo unicamente per sopravvivere, senza pensare a come rinnovarci, ma con la oscura cognizione di uno spreco, cercando qualche consolazione nelle vacanze, in un viaggio, nel cambiare l'automobile, nel cercare una casa in campagna, sapendo benissimo che l'appagamento sarà solo temporaneo, e altri desideri sopravverranno.








Antonella Clerici - Dal calcio ai fornelli - Quanta strada !!!







A questo punto, come salvarci dal circolo vizioso dei bisogni insoddisfatti e dei falsi bisogni? Probabilmente dovremmo far nostro l'insegnamento di Fromm: che essere è più importante che avere. Ma, aggiungo io, imparare anche (e insegnarlo ai nostri figli cresciuti nella civiltà del consumismo) che desiderare è più importante che avere. Anzi è il modo più sicuro per sentirsi vivi e apprezzare le cose che abbiamo, dopo che siamo riusciti a ottenerle.







Antonella Clerici - Dal calcio ai fornelli - Quanta strada !!!







In fondo, se ci pensiamo, la vera felicità consiste nella soddisfazione di aver raggiunto un traguardo, per modesto che sia, con le nostre sole forze, attingendo a quell'energia latente che sonnecchia pigra dentro di noi. E, se mi è consentita una piccola formula, nell'accettare i nostri limiti con maggior consapevolezza.







Antonella Clerici - Dal calcio ai fornelli - Quanta strada !!!







Forse la sola risposta agli interrogativi che ci assillano è impegnarsi a costruire, senza temere di dovere in futuro demolire. Dare amore senza aspettarsi di riceverne in eguale misura. Costruire affetti, amicizie, tenerezza. Qualcosa che non si compera, qualcosa su cui poter contare.








Antonella Clerici - Dal calcio ai fornelli - Quanta strada !!!







Carlo Castellaneta,  (Milano, 8 febbraio 1930 – Palmanova, 28 settembre 2013) scrittore milanese, ha dedicato alla sua città gran parte della sua produzione letteraria. Ha pubblicato, infatti, 15 romanzi e 4 raccolte di novelle che hanno per sfondo Milano. Ha collaborato a Il Corriere della Sera con note di costume. Questo epitaffio in suo ricordo! 





Carlo Castellaneta

lunedì 14 ottobre 2013

Maschio e femmina. Viva la differenza ! Antonella Clerici )










La donna, più dell'uomo, sogna l’amore, l’abbraccio appassionato, l’intimità prolungata, deliziosa con l’uomo che ama. Le piace parlare d’amore, sa tutto sugli amori, i matrimoni, i divorzi delle amiche, degli amici e dei divi.






Antonella Clerici - Con una cuoca così ..... !











Molti sono convinti che maschi e femmine oggi siano diventati simili. E vero nello studio, nelle professioni , negli affari , in politica , ma non nel campo delle emozioni. Per esempio maschi, soprattutto quelli giovani sono molto violenti . Sono sempre loro i killer della malavita, i protagonisti delle rapine, degli stupri, delle violenze domestiche, delle devastazioni nelle scuole, degli scontri politici , di quelli gli stadi e delle liti alle discoteche. E’ come se avessero bisogno, ogni tanto, di una guerra. 








Antonella Clerici - Con una cuoca così ..... !








Fra di loro non parlano d’amore , non si occupano delle storie sentimentali degli altri. Personalmente non ho mai ricevuto una lettera da un uomo di quaranta o cinquant’anni in cui scrive che sente la mancanza di passione e desidera qualcuno che gli faccia provare ancora il batticuore. Ne avrò ricevute mille dalle donne. La donna invece sogna l’amore, l’abbraccio appassionato, l’intimità prolungata, deliziosa con l’uomo che le ama. Le piace parlare d’amore , sa tutto sugli amori, i matrimoni , i divorzi delle amiche, degli amici e dei divi. Non ha paura di innamorarsi e, quando si innamora,diventa più bella








Antonella Clerici - Con una cuoca così ..... !








Gli uomini si difendono dall’innamoramento , ne sono sempre sorpresi , e talvolta lo vivono come una malattia. Di solito è la donna che con il suo calore, la sua serenità, la sua dedizione, li rassicura ed insegna loro ad abbandonarsi. Le ragazzine sono capaci di amare per anni un divo dello schermo e del rock. E non si tratta di attrazione sessuale come capita ai loro compagni maschi, si tratta proprio di amore . Per lui farebbero qualsiasi cosa e saprebbero delle mogli fedeli. 








Antonella Clerici - Con una cuoca così ..... !








Ma anche quando hanno rapporti sessuali facili ed escono la sera per “ rimorchiare qualcuno“, nel profondo , attraverso il sesso , cercano sempre un uomo da amare. Inoltre, differenza del maschio, la donna innamorata è fedele perche prova l’orgoglio di dire di no a tutti gli altri per essere esclusivamente dell’unico uomo che merita il suo amore, il suo cuore e il suo corpo, il giardino profumato che si apre solo per lui. Ed è capace di amare a lungo un uomo aspettando il momento in cui lui si accorge di lei e si innamora a sua volta. Per questo se una donna vuole veramente qualcuno, quasi sempre riuscirà ad averlo. 








Antonella Clerici - Con una cuoca così ..... !








Anche gli uomini sono capaci di amore prolungato e sanno essere fedeli , però solo quando sono soddisfatti e si sentono molto amati. Perciò è la donna che tiene in vita la coppia. Se cede lei , tutto finisce.




Antonella Clerici - Con una cuoca così ..... !



sabato 28 settembre 2013

L’amicizia (Pink . cantante USA)








L’amicizia





Alcune riflessioni sul significato dell'amicizia, un fenomeno che ho analizzato con passione. Esiste ancora l'amicizia nel mondo contemporaneo? Ad una prima osservazione sembrerebbe di no. Il mondo degli affari è dominato dal mercato e dall'utile economico. La politica dalla competizione per il potere. In entrambi i casi c'è ben poco spazio per rapporti personali sinceri. Il mondo moderno, inoltre, ci impone un continuo mutamento. 







Secondo Billboard, Pink si è classificata al n°1 per le canzoni pop del decennio 2000-2010; due dei suoi album hanno raggiunto la cima della classifica negli Stati Uniti, Europa, Giappone e Australia.







Quando cambiamo residenza e lavoro finiamo anche per lasciare i vecchi amici. Promettiamo di rivederci ma, poi, sorgono in noi nuovi interessi, nuovi bisogni, abbiamo nuovi incontri. Nessuno può restare immobile e guardarsi indietro. In Italia, la parola amicizia ha assunto addirittura un significato negativo, di privilegio, di raccomandazione. Per trovare un posto di lavoro, per essere ammesso all'ospedale, per avere una casa in affitto, occorrono delle raccomandazioni, delle amicizie







Secondo Billboard, Pink si è classificata al n°1 per le canzoni pop del decennio 2000-2010; due dei suoi album hanno raggiunto la cima della classifica negli Stati Uniti, Europa, Giappone e Australia.







Se segui la procedura regolare, burocratica, non ottieni nulla. L'amicizia è il mezzo per passare davanti agli altri, per eludere la norma. La parola amicizia ha finito, così, per indicare i criteri particolaristici, i privilegi, grandi e piccoli, in un sistema che, se fosse giusto, dovrebbe essere invece retto da criteri universalistici e di merito. Il mondo moderno (Vedi la notissima teoria di Talcott Parsons, Il sistema sociale, Comunità, Milano 1965) è caratterizzato dal passaggio dai ruoli particolaristici, ascritti, ed emotivi a ruoli universalistici, acquisiti e neutrali. L'amicizia appare, perciò, come un anacronismo e, per di più, fonte di ingiustizia. In una società giusta le posizioni vanno attribuite non in base all'amicizia, ma al merito valutato in modo imparziale







Secondo Billboard, Pink si è classificata al n°1 per le canzoni pop del decennio 2000-2010; due dei suoi album hanno raggiunto la cima della classifica negli Stati Uniti, Europa, Giappone e Australia.







I servizi sociali devono erogare le loro prestazioni non ai raccomandati, ma a tutti. Un sistema amministrativo infiltrato dall'amicizia è clientelare, mafioso, ingiusto. Molti, perciò, pensano che l'amicizia sia una sopravvivenza del passato. Qualcosa come la lealtà feudale, oppure la magia o il folklore. Secondo costoro l'amicizia, col passare degli anni, perde di importanza, ed il suo destino è di scomparire per lasciare il posto a rapporti impersonali ed obiettivi. Altri ritengono che l'amicizia riuscirà a sopravvivere, ma confinata accuratamente alla sfera dell'intimo, senza alcuna contaminazione con gli affari, i pubblici uffici e la politica. 







Secondo Billboard, Pink si è classificata al n°1 per le canzoni pop del decennio 2000-2010; due dei suoi album hanno raggiunto la cima della classifica negli Stati Uniti, Europa, Giappone e Australia.







La tesi di questo libro è che, nonostante questa prima impressione catastrofica, le cose non stiano affatto così. L'amicizia continua ad essere una componente essenziale della nostra vita. Probabilmente nella stessa misura del mondo antico (il rinnovato interesse per questo argomento, anche in Italia, è testimoniato dal fatto che il v Congresso internazionale di studi antropologici siciliani - Palermo, 24-26 novembre 1983 - ha scelto come tema: L'amicizia e le amicizie). Anche la sua struttura essenziale, ciò che la distingue da tutti gli altri tipi di relazione interpersonale, non è cambiata. 







Secondo Billboard, Pink si è classificata al n°1 per le canzoni pop del decennio 2000-2010; due dei suoi album hanno raggiunto la cima della classifica negli Stati Uniti, Europa, Giappone e Australia.







Cinque secoli prima di Cristo e in una tradizione culturale. totalmente diversa, come quella cinese, Confucio elencava cinque tipi fondamentali di relazioni interpersonali. La relazione fra imperatore e suddito, quella fra padre e figlio, la relazione fra uomo e donna e quella fra fratello maggiore e fratello minore. Tutti e quattro questi tipi di relazione sono gerarchici, fra superiore ed inferiore. Esiste però una quinta relazione che non è gerarchica, ma avviene fra uguali: è l'amicizia. Certo, nelle diverse epoche e nelle diverse società, l'amicizia si presenta in forme diverse. In una società guerriera sarà essenzialmente una fratellanza d'armi







Secondo Billboard, Pink si è classificata al n°1 per le canzoni pop del decennio 2000-2010; due dei suoi album hanno raggiunto la cima della classifica negli Stati Uniti, Europa, Giappone e Australia.







È questa l'immagine dell'amicizia che ci hanno trasmesso i poemi dell'antichità: Patroclo e Achille, Eurialo e Niso, Enea e Pallante. Venendo verso l'epoca moderna troviamo amicizie in cui sono più importanti la cultura e la politica. Dante, Guido Cavalcanti e Lapo Gianni erano tre poeti della Firenze del '200. Michel de Montaigne e Etienne de La Boétie erano due scrittori della Francia del '500. Ancora più recentemente troviamo l'amicizia fra Marx ed Engels e quella fra Max Horkheimer e Theodor Adorno. La prima ha influenzato tutta la politica contemporanea, la seconda il pensiero sociologico. Non dobbiamo, però, farci troppo fuorviare dalle differenze. Certo, queste ci sono, ma esiste anche qualcosa di comune che ci consente, appunto, di parlare di amicizia in tutti questi casi. 







Secondo Billboard, Pink si è classificata al n°1 per le canzoni pop del decennio 2000-2010; due dei suoi album hanno raggiunto la cima della classifica negli Stati Uniti, Europa, Giappone e Australia.







Per identificare ciò che è caratteristico del fenomeno che vogliamo studiare, non è tanto sulla diversità che dobbiamo soffermarci, quanto su questi elementi comuni. Ci colpisce allora, per prima cosa, questo fatto. La parola amicizia non ha un solo significato, ma diversi. E non solo da oggi. Lo aveva rilevato già duemila anni fa Aristotele che aveva appunto cercato di distinguere diversi tipi di amicizia per identificare, fra essi, la «vera» amicizia. Per Aristotele la distinzione più importante è quella fra amicizia fondata sull'utile e quella fondata sulla virtù, l'unica che merita il nome di vera amicizia (Aristotele, Etica Nicomachea, Laterza, Bari 1979, pag. 195 e segg.). Anche nella Grecia antica, perciò, il legame che univa due soci di affari non era l'amicizia, ma l'interesse a far prosperare la loro impresa. Anche allora l'amicizia fra i politici era, spesso, soltanto una forma dell'utile politico. 







Secondo Billboard, Pink si è classificata al n°1 per le canzoni pop del decennio 2000-2010; due dei suoi album hanno raggiunto la cima della classifica negli Stati Uniti, Europa, Giappone e Australia.







Vediamo, allora, brevemente quali sono i significati più comuni di questa parola. Ci accorgeremo che, nella maggioranza dei casi, la parola amicizia ha ben poco a che fare con quello che noi intendiamo quando pensiamo ad un vero amico.


Primo significato: i conoscenti. La maggior parte delle persone che consideriamo nostre amiche sono, in realtà, solo dei conoscenti. Persone, cioè, che non ci sono lontane come la totalità amorfa degli altri. Sappiamo che cosa pensano, che problemi hanno, li sentiamo affini, ci rivolgiamo a loro per aiuto e li aiutiamo volentieri. Abbiamo con loro buoni rapporti. 







Secondo Billboard, Pink si è classificata al n°1 per le canzoni pop del decennio 2000-2010; due dei suoi album hanno raggiunto la cima della classifica negli Stati Uniti, Europa, Giappone e Australia.







Però non abbiamo una profonda confidenza, non raccontiamo loro le nostre ansie più segrete. Vedendoli non ci sentiamo felici, non ci viene spontaneo di sorridere. Se hanno successo, o ricevono un premio, o hanno un colpo di fortuna, non ci sentiamo felici come se fosse successo a noi. In molte amicizie di questo tipo c'è addirittura invidia, maldicenza, antagonismo. I rapporti ostentatamente cordiali, talvolta, coprono una realtà conflittuale, o una profonda ambivalenza. Certo, queste persone non ci sono estranee, ci sono anzi vicine. Ma perché dobbiamo chiamare amicizia relazioni affettive così diverse? Siamo di fronte ad un uso improprio del termine. Lo era nel passato e lo è oggi.







Secondo Billboard, Pink si è classificata al n°1 per le canzoni pop del decennio 2000-2010; due dei suoi album hanno raggiunto la cima della classifica negli Stati Uniti, Europa, Giappone e Australia.








Secondo significato: solidarietà collettiva. Occorre inoltre distinguere, così come avevano già fatto gli antichi, l'amicizia dalla solidarietà (su questo argomento esiste una analisi molto bella compiuta da Luigi Lombardi Vallauri, Amicizia, carità, diritto, Giuffrè, Milano 1974, pag. 15 e segg.). In questo secondo senso, amici sono tutti coloro che stanno dalla nostra parte, per esempio in una guerra. Da un lato gli amici, dall'altro i nemici. Questo tipo di solidarietà non ha nulla di personale. Colui che porta la mia stessa divisa è amico; ma di lui non so nulla. A questa stessa categoria appartengono le forme di solidarietà che si costituiscono nelle sette, nei partiti e nelle chiese. I cristiani si chiamano fra loro fratelli o amici. I socialisti compagni, i fascisti camerati. Siamo sempre, però, in presenza di legami collettivi, non di rapporti rigorosamente personali.







Secondo Billboard, Pink si è classificata al n°1 per le canzoni pop del decennio 2000-2010; due dei suoi album hanno raggiunto la cima della classifica negli Stati Uniti, Europa, Giappone e Australia.








Terzo significato: relazioni di ruolo. È la classe delle relazioni di tipo personale, ma basate sul ruolo sociale. Abbiamo qui l'amicizia secondo l'utile, sia quella dei soci in affari, sia quella dei politici. Questo tipo di legami ha ben poco di affettivo, e dura finché dura l'utile da salvaguardare. Vi troviamo, inoltre, molte relazioni professionali, fra colleghi di lavoro e fra vicini di casa.








Secondo Billboard, Pink si è classificata al n°1 per le canzoni pop del decennio 2000-2010; due dei suoi album hanno raggiunto la cima della classifica negli Stati Uniti, Europa, Giappone e Australia.







Quarto significato: simpatia e amichevolezza. Arriviamo, infine, alla categoria costituita dalle persone con cui ci troviamo bene, che ci sono simpatiche, che ammiriamo. Anche in questo caso, però, occorre essere prudenti ad usare l'espressione amicizia. Spesso si tratta di stati emotivi labili, superficiali.


di Francesco Alberoni (segue)